IDEA LIBERALE: “STOP ALLA MALA GIUSTIZIA COME PER BERLUSCONI E CESARO”

In  un mio intervento sui quotidiani locali,qualche tempo fa,affermavo la necessità di un urgente riforma delle giustizia nel nostro Paese. Credo,oggi più che mai,sia necessario affrontare in maniera seria questo argomento,senza cercare di rimandare quotidianamente l’invito al dibattito,che giunge da più fronti. Sono stato un accanito sostenitore e divulgatore dei referendum ‘’Giustizia giusta’’ proposti dal Partito Radicale e

appoggiati anche da Forza Italia.

 

 

I punti principali da riformare sono innanzitutto due: responsabilità civile dei magistrati e arresto preventivo. Per spiegare il primo punto,pongo all’attenzione un semplicissimo esempio: cosa accade ad un dottore  che sbaglia la diagnosi ,quindi  di conseguenza anche la cura ad un paziente,provocandone il decesso?Semplice:questo viene,accertato l’errore, messo sotto processo e poi eventualmente condannato o assolto. Si parla più in generale e sempre più frequentemente, di casi di malasanità. Perché invece  non si può parlare di casi di malagiustizia? E’ evidente a tutti che di errori anche nell’ambito giudiziario ve ne sono stati e ancora oggi ve ne sono molti,ma la il punto principale è questo: se nei casi di malasanità il dottore,giustamente,paga per l’errore commesso,perché nei casi di malagiustizia il magistrato non ha nessun ritorno negativo in caso di errore?                                                                                                   Andando al secondo punto invece,perché è previsto il carcere preventivo per la stragrande maggioranza dei reati? E’ come a dire: anche se fino al terzo grado di giudizio l’imputato è ritenuto innocente,limitandolo della sua libertà noi lo riteniamo prima della conclusione del processo,colpevole. A tal proposito entra in campo prepotentemente un altro fattore di estrema importanza,quello dell’immagine. Di processi celebrati sui quotidiani e più svariati organi di informazioni ormai ne siamo pieni. Il nostro è un Paese strano da questo punto di vista: sei indagato per corruzione? Per i giornali sei già un corrotto. Sei indagato magari perché hai un amico che,a tua insaputa, fa qualcosa di illegale,e quindi in qualche intercettazione compari anche tu? Entri di diritto nel clan di turno,senza nemmeno essere a conoscenza dell’esistenza  di quest’ultimo. La cosa acquisisce sempre maggiore importanza e rilevanza mediatica se sei un personaggio pubblico,soprattutto un politico. Di esempi ne siamo pieni: il caso Berlusconi,con il processo Ruby, forse è quello più in voga negli ultimi tempi. Titoloni  di alcuni ‘’giornalai’’ chic di sinistra, tipo: sfruttamento della prostituzione,con Ruby ci fu il rapporto,scandalo ad Arcore ecc ecc,sono serviti solo a riempire pagine di giornali che altrimenti non avrebbero avuto nessun motivo, ne significato, nemmeno di andare in stampa.  Trai i tanti,altro caso da ricordare,è quello avvenuto recentemente in Campania,con la richiesta d’arresto  con l’accusa di  di concorso esterno in associazione di stampo camorristico e turbativa d’asta,per l’On. campano di Forza Italia, Luigi Cesaro. Articoli di giornali,servizi televisivi,presunte dichiarazioni di pentiti,accuse di personaggi poco attendibili e via dicendo. Volete sapere come è andata a finire? Semplice: il tribunale del riesame ha annullato la richiesta di arresto perché non vi erano prove necessarie. In definitiva? Solo una gogna mediatica durata anni,che ha visto come unici beneficiari i ‘’giornalai’’ di sinistra. E’ evidente dunque che non c’è tempo da perdere per avviare una seria riforma su una questione di primaria importanza. E’ necessario capire che la malagiustizia può colpire ognuno di noi in qualsiasi momento,ed è nostro compito dunque attivarci affinchè non si perda più tempo.

 

 

di Gabriele Di Marzo