Grande fermento in Forza Italia in vista delle imminenti tornate elettorali. All’orizzonte, infatti, non ci sono solo le tanto discusse elezioni regionali, ma anche quelle amministrative, che si svolgeranno in un unico giorno (molto probabilmente il 17 maggio prossimo). E che coinvolgeranno diciotto comuni della provincia tra cui Angri, Cava de’ Tirreni ed Eboli ritenuti i più importanti sotto il profilo politico.
Allo stato attuale il centrodestra si presenterà diviso davanti agli elettori, perché dopo un primo ed unico tentativo di “riconciliazione politica” tra Forza Italia e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale tutto è sfumato nel nulla. Ed ora il partito di Cirielli e Iannone si prepara a correre in autonomia con il proprio simbolo e magari con qualche lista civica di supporto. In casa degli azzurri, invece, il quadro non è ancora molto chiaro. A Cava de’ Tirreni il partito di Berlusconi dovrebbe sostenere la ricandidatura del sindaco uscente Marco Galdi, visto che nonostante il pressing dei cirielliani è ancora parte integrante della maggioranza. Ad Angri regna l’incertezza, mentre torna ad esplodere il caso Eboli. Damiano Cardiello, figlio del senatore Franco, dopo essere stato scaricato dal direttivo cittadino di Forza Italia, esce pubblicamente con i manifesti giganti, privi del simbolo dei forzisti. Cardiello junior ha deciso, dunque, di continuare la sua campagna elettorale a suon di manifesti giganti e liste civiche. I manifesti campeggiano ovunque sia in strada che sul suo profilo personale di Facebook, dove abbondano i commento pro e contro il neo candidato sindaco. Ma non tutta Forza Italia sostiene la sua candidatura: “Abbiamo sottoscritto un documento – dichiara Giancarlo Presutto – in cui dichiariamo che Cardiello non è più il nostro candidato. Oggi sono usciti i suoi manifesti elettorali senza il simbolo di Forza Italia. Questo dimostra che lui è il candidato di se stesso. Ora, dopo aver ritrovato la serenità interna al partito, dobbiamo trovare l’unità con gli altri partiti del centro destra e indicare un nome condiviso”. Per tentare di svelenire il clima interno al partito l’ex candidato sindaco del centrodestra Vito Busillo ha proposto: “Troviamo un altro candidato, alternativo sia a Cardiello che a Cariello”. Ma l’ idea del passo indietro dei due candidati non ha riscosso grande entusiasmo. Del resto, Cariello e Cardiello sono già da mesi impegnati nella formazione delle liste elettorali. Insomma, una bella gatta da pelare per la coordinatrice provinciale Mara Carfagna e il suo vice Enzo Fasano che prima o poi dovranno sciogliere il nodo ebolitano. Intanto torna a farsi sentire la senatrice fittiana Eva Longo, che sulle elezioni amministrative tuona: “Se non si fa un’analisi impietosa sul fatto che abbiamo perso otto consiglieri comunali a Cava, che ad Angri non esistiamo e che ad Eboli c’è il caos allora siamo destinati alla sconfitta. Visto che questi sono i risultati qualcuno dovrebbe andarsene a casa”. Chiaro il riferimento indiretto alla Carfagna e ai suoi fedelissimi. E a chi la rimprovera di non versare il proprio contributo al partito risponde: “Io sono regolarmente tesserata a Fi. Certo, non pago la quota per la sede perché ormai quella di via Porta Elina è diventata una segreteria personale. E fino a quando a Salerno non si avvierà un confronto serio tra tutti i dirigenti del partito resterò ferma sulle mie posizioni”. Infine la Longo annuncia che la lista dei fittiani per le regionali è pronta e che sono stati depositati già due loghi: “Noi Sud” e “La nuova Campania”. Quello definitivo sarà scelto a breve. Mentre su eventuali alleanze taglia corto: “Noi con Caldoro? Non è detto. Ci confronteremo con tutti i candidati sul programma e poi valuteremo chi appoggiare”.
Roberto Junior Ler- Il Mattino di Salerno
