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FORZA ITALIA IN CAMPANIA. DOPO LA NOMINA DI DE SIANO SCOPPIA IL CAOS. LO SCRIVE DAGOSPIA.COM

Da “Farsa Italia” a “Faida Italia”. Le nomine, sabato scorso, di sette nuovi coordinatori regionali hanno scatenato la guerra nel partito, soprattutto in Campania e in Calabria, dove più che altrove aleggia lo spettro della scissione.

Iniziamo dalla regione dell’ex Telecafona, oggi potente fidanzata del Cav e suggeritrice di uomini e strategie. Il prescelto per la guida del nuovo-vecchio partito è Mimmo De Siano, ex andreottiano negli anni Ottanta, famoso per aver ricoperto contemporaneamente i ruoli di consigliere comunale, provinciale, regionale e parlamentare polverizzando ogni record di acchiappa-poltrone.

 

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Sponsorizzato da Francesca Pascale e dalla “badante” di Palazzo Grazioli, Maria Rosaria Rossi, De Siano è stato attaccato frontalmente in un’intervista a “Il Mattino” dal deputato cosentiniano Enzo D’Anna, che spingeva per la nomina dell’avvocato Carlo Sarro: “Vogliamo capire quali sono i meccanismi decisionali, se sono politici o rispondono ad altre logiche – ha detto D’Anna – se decide Berlusconi è una cosa, se decide la Pascale è un’altra.

MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALEMANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE

Il problema è che non c’è più la logica della politica, prevalgono altre ragioni, di chi porta i profumi o la mozzarella”. Infine, la stoccata: “Non credo che accetteremo il ruolo di vicecoordinatore, ma di carrieristi ne troveranno tanti, la Pascale avrà qualche parente a Napoli”. Bum.

Le prime grane di De Siano saranno non solo tenere a bada gli agitati sei parlamentari cosentiniani, ma anche ricompattare il gruppo forzista in Consiglio regionale, dove 7 consiglieri vicini a Nick ‘o mericano hanno disertato l’approvazione del bilancio, a fine anno, mettendo a rischio il governatore Stefano Caldoro che si è salvato grazie al suo stesso voto. Nei loro piani c’è un gruppo autonomo e il rimpasto (politico) di giunta che Caldoro vede col fumo negli occhi. Anche se, quest’ultima richiesta, trovava d’accordo, a inizio legislatura, proprio De Siano quand’era consigliere regionale. E ora come ne esce?



 

tratto da dagospia.com 

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