FORZA ITALIA SALERNO, IL CAOS CORRE SUL WEB. LO SCRIVE IL MATTINO

Forza Italia nel caos anche in provincia di Salerno. Le fibrillazioni e il clima di tensione che si respira nella capitale, in particolare tra i fedelissimi di Silvio Berlusconi e i sostenitori di Raffaele Fitto sul rilancio del partito, alla luce del flop registrato alle elezioni regionali in Calabria ed Emilia Romagna, scuotono e non poco la classe dirigente locale dei forzisti alle prese anch’essa con alcuni problemi: dalla sconfitta alle recenti elezioni provinciali, che hanno visto Fdi-An conquistare tre seggi rispetto ai due di Fi; al tesseramento ancora in corso, prorogato fino al 15 dicembre, che come nel resto d’Italia starebbe incontrando non poche difficoltà. Ma anche il nodo ancora da sciogliere sullo stallo politico a Cava de’ Tirreni.

 

Il malessere interno lo testimonia l’attacco frontale rivolto ai dirigenti salernitani del sindaco di Roscigno Pino Palmieri, ex candidato azzurro al consiglio provinciale, che dallo scorso mese di ottobre è famoso per aver deciso di fare colazione una volta a settimana con cinque cittadini delle varie zone del suo paese per ascoltare le loro problematiche. “Dopo il risultato deludente di Fi alle elezioni provinciali di Salerno, nessuno dei dirigenti si è fatto carico di organizzare una riunione per analizzare il risultato ed aprire un dibattito costruttivo per rilanciare il partito. Io – scrive Palmieri sulla sua pagina facebook – mi sono candidato alla Provincia non perché ero convinto di essere eletto, ma per dare un contributo a Giovanni Romano, amministratore capace e competente. Adesso mi contattano e mi chiedono di fare il tesseramento per Fi. Rimango basito, questo è accanimento terapeutico”. Per Palmieri “una squadra che perde dovrebbe prima di tutto farsi una analisi, ma vedo che cercano di stare molto attenti a non aprire nessun confronto con la base del partito”. Poi si rivolge agli esponenti di via Porta Elina: “Non cercate sempre di difendere quella poltrona traballante o agire in modo ipocrita per stare vicino al sole. Io ho deciso di donare i 30 denari del costo della tessera ad una piccola opera di beneficenza e non investire più in un partito di nominati, liste molte volte composte da ruffiani, ipocriti e spregiudicati. E come qualcuno ci assicurò, vi staremo vicini per le battaglie degli Alburni. Che fine avete fatto?” si domanda Palmieri, che infine lancia un duro avvertimento ai big forzisti salernitani: “Non fatevi vedere in giro, che questa volta vi prendiamo a calci in culo”. Toni forti, dichiarazioni pungenti, sintomo di un malessere che serpeggia nel partito guidato a livello provinciale da Mara Carfagna. A cui si aggiunge anche il caso di Antonio Roscia. Dopo la pubblicazione di un post su facebook, in cui spronava Berlusconi a prendere in mano le redini del partito senza fare “casting” e senza “sentire gli yesman e le yeswoman” che lo circondano,  è calato il gelo tra i dirigenti provinciali e il coordinatore cittadino di Salerno. Ieri mattina, ad esempio, Roscia non ha partecipato – la motivazione ufficiale è “per motivi di lavoro” – alla conferenza stampa sul No Tax Day, a cui erano presenti Fasano, Casciello, Aliberti, Zitarosa e Di Brizzi. Mentre oggi, invece, dovrebbe essere sotto un gazebo, allestito in via Velia dal movimento giovanile, proprio per l’iniziativa contro le tasse sulla casa. Insomma, qualcosa che non va c’è ed è evidente. Ironico Salvatore Gagliano, che su quanto sta accadendo in Fi,  scrive: “C’è solo da ridere”.

 

tratto da IL MATTINO di Roberto Junior Ler