“La proposta di una sperimentazione del salario minimo avanzata da cinque esperti del CNEL è ragionevole, anche se timida perché si limita a un intervento sui settori con maggiori criticità, ma, se estesa a tutti i settori, potrebbe costituire un terreno di mediazione possibile. Intanto il capolavoro di Meloni è stato quello di spaccare un organo costituzionale.”
Lo scrive il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Franco Mari.
La posizione della maggioranza del CNEL sul salario minimo è invece tutta politica, platealmente filogovernativa e non dice niente di nuovo: si tratta esattamente della proposta di legge presentata da Forza Italia il 25 luglio scorso. A questo punto, con il conforto di Brunetta, la proposta di FI è la proposta di tutta la maggioranza. La stessa posizione della CISL è evidentemente a sostegno della linea indicata da Forza Italia, che, oltre ad indebolire la contrattazione, istituisce di fatto il lavoro povero per legge.