“La decisione del Tribunale di Milano non sarà un ostacolo per la mia attività politica e per la campagna elettorale, anche perchè è una decisione scaturita da un intoppo di natura tecnica, vale a dire l’impossibilità, per i miei avvocati di essere presenti all’udienza fissata per le prove. Rispetto la sentenza dei giudici ma ho già dato mandato per fare appello e per far valere le mie ragioni in secondo grado”.
GERARDO SOGLIA, parlamentare in carica fino al prossimo 16 marzo, oggi candidato al Senato con la lista GRANDE SUD, in posizione borderline (ottima in caso di vittoria del centro destra in Campania) preferisce archiviare la vicenda giudiziaria, perchè “la campagna elettorale mi impone di pensare ad altro, ad un progetto politico nel quale ho creduto già da qualche anno, insieme a MICCICHE’ ed agli altri politici che ritengono la tutela del territorio il valore preponderante in ogni atto amministrativo”
Soglia, 5 anni fa con il PDL, oggi candidato con Grande Sud. E’ coerente il suo passaggio ?
“5 anni fa ho sposato un progetto politico che parlava alla gente ed ai territori, oggi ho fatto la stessa cosa. Non sono stato io a cambiare idea ma il PDL a mutare il proprio assetto. La decisione di aderire a GRANDE SUD non l’ho assunta alla vigilia della campagna elettorale: da oltre un anno faccio parte del gruppo alla Camera dei Deputati.”
Guardare ai territori significa anche selezionare i candidati seguendo un criterio?
“Ha colto nel segno: oggi GRANDE SUD al Senato come alla Camera dei Deputati, in tutta la Regione Campania, ha utilizzato il criterio dell’appartenenza territoriale. E questo non ha richiesto una particolare strategia politica o una appartenenza correntizia. Mi pare che gli altri partiti in campo abbiano seguito strade completamente diverse.
Si riferisce al PDL ?
“Si ma anche al PD: ho letto e riletto le liste e sinceramente non comprendo che legame esista tra la Regione Campania e Sergio Zavoli (nome illustre della cultura e del giornalismo), per non parlare dei “portaborse” che sono stati paracadutati in molti partiti. Del PDL siamo alleati ma non condividiamo quelle decisioni che, oggi, tante polemiche stanno creando”
Grande Sud: qualcuno semplificando vi definisce la Lega, almeno per il territorio che va da Roma fino a Palermo.
“Se si intende paragonare il nostro movimento a quello di Maroni per la efficacia con la quale si batte per i territori sottoscrivo questa dichiarazione. Diciamo che siamo meno folkloristici degli amici leghisti: abbiamo l’arancione come colore ufficiale, loro hanno il verde ma alle cerimonie in riva al Po preferiamo gli atti concreti. La mia speranza è che i cittadini della Campania possano comprendere cosa ha fatto il Movimento GRANDE SUD in Sicilia.”