I PUNTI PRINCIPALI DELLA DELEGA FISCALE APPROVATA DAL GOVERNO DRAGHI

Dalla revisione dell’Irpef e dell’Ires alla razionalizzazione dell’Iva. È composta da 10 articoli la bozza di delega al governo per la revisione del sistema fiscale, che è stata prima discussa in una riunione della cabina di regia, alla quale hanno partecipato il premier Mario Draghi, il ministro dell’Economia Daniele Franco e i capi delegazione delle forze politiche che sostengono l’esecutivo, e poi approvata dal Consiglio dei ministri, al quale però non hanno partecipato i ministri della Lega. Nella delega compare infatti anche un articolo per la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e la revisione del catasto di fabbricati, soluzione su cui però il Carroccio è contrario.

Terminato il Cdm, si è svolta una conferenza stampa del presidente del Consiglio e del responsabile del Tesoro. «Riformulazione del catasto per quello che oggi non è accatastato», ha spiegato il presidente del Consiglio. «Con delega riformulazione Catasto nessuno paga di più o di meno», ha aggiunto. «Si può avere la sensazione che questa sua l’ultima parola sul fisco ma per fortuna o purtroppo il processo non è così semplice, prenderà molti anni». Sulla rifome del catasto, ha continuato, ci sono due decisioni completamente diverse: «la prima è costruire una base di informazioni adeguata, la seconda è decidere se cambiare le tasse e questa decisione oggi non la abbiamo fatta. Ci vorranno 5 anni”. Insomma, sulle rendite “ci sono accertamenti in questo periodo e solo nel 2026 se ne riparlerà». Più in generale, sulla delega fiscale ci saranno altri momenti di confronto, è stato il messaggio del premier. «La sostanza del Cdm di oggi – ha detto – è stata la discussione e l’approvazione della delega fiscale. Vorrei puntulizzare che la legge è una legge delega e quindi è una legge generale che poi andrà riempita da contenuti con un ulteriore momento di confronto».