Come ogni anno, poi, al rientro delle ferie le famiglie – spiega il Codacons – “devono fare i conti col ritorno sui banchi e l’acquisto del materiale scolastico, dal corredo ai libri. Per diari, astucci, zaino, quaderni ecc.
gli incrementi dei prezzi al dettaglio sono nell’ ordine del 5% rispetto al 2024, mentre per i libri di testo l’aumento è del 3,8%, con un aggravio di spesa stimato in circa 50 euro a nucleo sul 2024.
Tensioni anche sul fronte dei trasporti, altro comparto che da mesi registra un trend al rialzo: per spostarsi una famiglia di quattro persone dovrà mettere in conto tra settembre e dicembre una maggiore spesa stimata in 66 euro.
Ma a rischio sono anche le bollette: in autunno, con la corsa agli accaparramenti di gas da parte dei vari Paesi, spiega il Codacons, “i prezzi dell’energia sui mercati internazionali registrano puntualmente un sensibile aumento che viene scaricato sulle tariffe finali praticate ai consumatori. Un incremento che, tra l’altro, si registra in prossimità dell’ accensione degli impianti di riscaldamento nelle case italiane (a novembre in numerose zone d’Italia), quando cioè si concentrano i maggiori consumi di gas da parte delle famiglie. Ipotizzando un incremento medio delle tariffe del 15% nell’ ultima parte del 2025, la spesa energetica di una famiglia salirebbe complessivamente di circa 170 euro tra settembre e dicembre”.
Solo per queste principali voci di spesa, una famiglia media si troverà così ad affrontare un conto aggiuntivo da 416 euro rispetto all’ autunno del 2024. Una stima che – precisa il Codacons – potrebbe aggravarsi qualora l’introduzione dei dazi imposti dagli Stati Uniti e la delicata situazione geopolitica internazionale dovessero avere effetti negativi sull’economia nazionale e sull’andamento di prezzi e tariffe.
