Preoccupati per il futuro delle proprie amministrazioni, delusi dalle scelte del Governo Monti in materia di IMU, pronti in alcuni casi ad aderire allo sciopero fiscale che già 600 comuni italiani hanno proclamato, decisi a rescindere i contratti di servizio con EQUITALIA, la società accusata di abusi fiscali nei confronti dei cittadini.
Da Mercato San Severino GIOVANNI ROMANO va controtendenza e lancia lo SCIOPERO DEI SINDACI, una giornata nella quale gli 8.100 primi cittadini dovrebbero incrociare le braccia per dimostrare allo Stato le difficoltà di chi ogni giorno combatte per fornire servizi ai cittadini.
Sono pronto ad aderire allo sciopero fiscale contro l’IMU, tuona da Serre il sindaco Palmiro Cornetta che, proprio per avere un quadro piu’ chiaro sulla tassa non ha ancora approvato il bilancio di previsione.
Stop ai contratti con EQUITALIA, basta alle cartelle esattoriali: lo annunciano in maniera ufficiale due sindaci dei comuni della parte meridionale della provincia di Salerno. Si tratta di MARTINO MELCHIONDA, sindaco del comune di eboli che con l’IMU si ritrova in cassa un 1milione e 300 mila euro in meno, ma anche il collega di Montecorvino Publiano DOMENICO DI GIORGIO che, già domani, avvierà le pratiche per liberarsi di EQUITALIA.
Posizioni critiche ma moderate nei confronti dell’IMU arrivano da altri due comuni della provincia di Salerno.
Pino Salvioli, sindaco del comune di Bellizzi, non dice viva l’IMU ma rimpiange la vecchia cara ICI che aveva un vantaggio: una tassa imposta dai comuni, riscossa dai comuni e che rimaneva nelle casse dei comuni per garantire servizi ai cittadini.
Da Scafati, infine, PASQUALE ALIBERTI, primo cittadino del centro dell’agro, ricorda come l’IMU non è una tassa comunale ma statale: da membro del direttivo nazionale dell’ANCI annuncia, per i prossimi giorni, altre importanti iniziative per fare pressione nei confronti del governo Monti.