LA FONDAZIONE ANGELO VASSALLO CHIEDE LE DIMISSIONI DEL SINDACO DI POLLICA STEFANO PISANI

A nome della Fondazione Angelo Vassallo, il Presidente Dario Vassallo denuncia con forza una lunga serie di atti gravi e deliberati perpetrati dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani, che mirano a cancellare la memoria di Angelo Vassallo e a minare la credibilità della Fondazione. Di fronte a questa condotta intollerabile e irrispettosa, chiediamo le dimissioni immediate del sindaco e un intervento urgente del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Il sindaco Pisani ha dimostrato in più occasioni la volontà di distruggere ogni legame con il ricordo del “Sindaco Pescatore”, iniziando dalla devastazione di qualche anno fa dall’Oasi del Giglio Marino, un’area protetta sulla spiaggia di Acciaroli dedicata ad Angelo Vassallo, simbolo di tutela ambientale e di impegno civile. Questo spazio, voluto per onorare la sua memoria e sensibilizzare alla protezione della natura, è stato brutalmente distrutto, cancellando un gesto di rispetto verso il territorio e verso chi ha dato la vita per difenderlo. Successivamente, la Fondazione è stata sfrattata dalla stanza che occupava nel Castello Capano di Pollica, un luogo significativo acquistato dall’amministrazione Vassallo per essere patrimonio della comunità. La stanza, utilizzata dalla Fondazione per portare avanti progetti e iniziative in memoria di Angelo, è stata sottratta e il castello è stato affidato in gestione alla società privata Future for Food di Sara Roversi. Questo atto rappresenta un tradimento nei confronti della comunità, che ha visto sottrarre uno spazio di memoria e riflessione, consegnandolo a interessi privati e cancellando un punto di riferimento simbolico per la cittadinanza. Non meno grave è stato l’abbandono del carrubo piantato nel porto di Acciaroli, dedicato ad Angelo come segno di rinascita e continuità. Lasciato morire di sete, questo gesto rappresenta un’offesa non solo alla memoria di Angelo, ma anche al valore di un simbolo profondamente radicato nella cultura del territorio. Una scelta deliberata che dimostra l’indifferenza e il disprezzo per il ricordo di chi ha dedicato la propria vita al bene della comunità. Anche la Grande Onda, installazione realizzata con 2.500 bottiglie di plastica riciclate per sensibilizzare contro l’inquinamento marino, è stata distrutta senza alcuna considerazione per il suo significato educativo e simbolico. Questo gesto rivela un disinteresse totale per i temi ambientali tanto cari ad Angelo e per il messaggio di responsabilità ecologica che l’opera veicolava”. A denunciarlo è il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore Dario Vassallo.