LA VERA AUTONOMIA DELLE REGIONI CHE SPAVENTA IL GOVERNO: NUOVA LITE SUL DPCM

E’ stata, ancora una volta, una notte di estenuanti trattative tra Governo e Regioni. Dopo l’ennesima conferenza stampa di Conte, i Governatori si sono resi conto che, all’interno del nuovo Dpcm, erano contenute indicazioni completamente diverse rispetto all’intesa raggiunta nella notte tra venerdi’ e sabato: qualche manina veloce (il Ministro Speranza ?), aveva cambiato il testo, rendendo meno agevole il compito delle regioni nell’adeguamento delle norme nazionali alle esigenze territoriali.

Ed ecco scoppiare una nuova rivolta, guidata dal Governatore della Liguria Giovanni Toti, che alla fine ha visto vincere le Regioni. Autonomia vera e propria, senza bisogno di alcuna riforma costituzionale: è questa la verità che emerge dalla lunga gestione dell’emergenza Coronavirus. Le Regioni, adesso, si muovono in perfetta indipendenza rispetto al Governo, dimostrando, ove mai ve ne fosse stato motivo, che il legame tra Roma ed i territori è sempre piu’ debole e fragile. Il Governo, ma soprattutto le forze politiche che lo compongono, hanno compreso che per milioni di italiani la guida vera in questi mesi sono stati i Presidenti delle Regioni, in alcuni casi anche i sindaci, ma mai i ministri ed i rappresentanti dell’esecutivo. Ed ora, per il Governo Conte, la strada si fa sempre piu’ in salita perchè dalle Regioni arriveranno richieste sempre maggiori alle quali sarà difficile dare una risposta negativa.