MONTECORVINO PUGLIANO, FIORILLO: “DI GIORGIO SENZA MAGGIORANZA ALTRO CHE CANDIDATURA ALLA REGIONE”

Apprendiamo dagli organi di stampa che il sindaco di Montecorvino Pugliano abbia deciso di dimettersi dalla sua carica nel giro di pochi giorni.

Ciò che sconcerta, però, è la sua nota capacità di “girare la pizza” ovvero di far credere all’opinione pubblica l’esatto contrario di ciò che sta avvenendo.

Il sindaco Di Giorgio vorrebbe far credere ai cittadini di essere in procinto di dimettersi per potersi candidare alla Regione, mentre in realtà è costretto a farlo perché non ha più una maggioranza che lo sostiene; con le sue dimissioni, quindi, anticiperebbe di fatto una sfiducia da parte dei suoi stessi consiglieri che lo costringerebbero ad un mesto e repentino ritiro dalla vita politica.

 

Il fatto più grave, oltretutto, è che queste contraddizioni interne alla maggioranza non siano emerse a seguito di un confronto interno spontaneo ma soltanto perché il capogruppo di minoranza ANTONIO FIORILLO ha reso pubblica la situazione amministrativa in cui si trovava la maggioranza, evidenziando un clima di ambiguità e bassezza istituzionale da parte alcuni pezzi importanti della sua maggioranza.

Del resto, per potersi candidare alla Regione sarebbe sufficiente dimettersi un mese prima delle elezioni (quindi alla fine di febbraio 2015), non si comprende per quale motivo il sindaco si debba affrettare a farlo ben 6 mesi prima…

La verità che Di Giorgio è sempre più solo, assediato ed infilzato quotidianamente dai suoi stessi uomini, inviso alla stragrande maggioranza dei cittadini e con un comune ormai vicino ad un dissesto milionario.

Il Capogruppo ANTONIO FIORILLO dichiara: “chiediamo al sindaco Di Giorgio di mantenere il suo proposito di dimettersi, ma di farlo ammettendo il fallimento della sua azione amministrativa e chiedendo scusa alla cittadinanza; lo chiediamo come atto di rispetto per la cittadinanza, ma soprattutto per salvare le sorti della Regione Campania, perché non vorremmo che il “modello Pugliano” finisca per condannare ulteriormente le sorti della nostra già troppo martoriata terra”.

 

Gruppo Consiliare