NOCERA INFERIORE, CASO SOCIAL CARD. FDI: “SONO I CITTADINI A CHIEDERE CHIAREZZA”

“In un paese democratico che si rispetti, riconoscere e tutelare i diritti e le libertà fondamentali degli individui, diventa un baluardo da difendere a tutti i costi, anche quando ci si imbatte nel nostro peggior nemico.
Ed è questo il principio da cui partire e su cui si fonda la nostra iniziativa politica. Sentiamo il dovere di prodigarci per assicurare il rispetto di quei principi che contraddistinguono la nostra Nazione, condannando qualsiasi forma di discriminazione sociale.
Pertanto, non entreremo nel merito della liceità della vicenda in quanto lasceremo che la Guardia di Finanza
effettui i dovuti controlli che contribuiranno a ricostruire gli avvenimenti, accertando eventuali responsabilità che esulano da ogni valutazione politica. Non vogliamo né possiamo correre il rischio di innescare un processo sommario e come spesso accade, lasciarsi persuadere dai mass media e dalle social news.”
Lo scrivono, in una nota diffusa alla stampa, i responsabili del Coordinamento Cittadino di Fratelli d’Italia di Nocera Inferiore.

Eppure non possiamo trascurare un aspetto fondamentale. Sono principalmente i cittadini a chiedere chiarezza dinanzi ad un fatto che suscita scalpore e che ha scalfito l’animo di coloro che, realmente, vivono in situazioni di disagio economico – familiare.
L’intera comunità ha sollevato pubblicamente la propria indignazione dinanzi al comportamento eticamente
scorretto degli assessori, i quali pur essendo destinatari di una considerevole indennità pubblica per il ruolo
istituzionale rivestito hanno usufruito di un beneficio destinato alle categorie meno abbienti.
Oggi più che mai, non servono le chiacchiere di un sindaco che veste i panni di un difensore ostinato, non
servono discorsi devianti che mirano a negare l’evidenza, non servono i toni alti di chi si sente al di sopra
delle parti, serve, semplicemente, garantire la verità verso i propri concittadini, assicurare quel pizzico di
umiltà e coerenza necessaria per amministrare una città dalla storia autorevole.
Il sindaco dovrà pur sapere che, soprassedere a tali eventi o difendere a spada tratta il comportamento dei
membri dell’esecutivo, equivarrà a concorrere parimenti alla commissione dell’accaduto.