Ancora una volta il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comune di Nocera Superiore interviene sul delicato tema dei lavoratori precari all’interno del Piano di Zona. Ed, ancora una volta, Amato, Fabbricato e Pagano chiedono al Sindaco di procedere alla stabilizzazione per consentire un miglioramento dei servizi da fornire all’utenza.
I sottoscritti Consiglieri Comunali, Giuseppe Fabbricatore, Franco Pagano e Carmine Amato, facenti parte del costituito Gruppo Consiliare “Fratelli d’Italia” nell’espletamento delle proprie funzioni, formulano interrogazione ed interpellanza con risposta scritta e orale, al Sindaco e agli Uffici competenti in merito al seguente oggetto:
- risorse finanziarie da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali.
PREMESSO CHE
che con il DPCM 1 luglio 2021 pubblicato sulla G.U. n. 209 del 1/09/2021 sono state assegnate risorse finanziarie da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali chiarendo che le risorse aggiuntive devono essere necessariamente utilizzate in interventi qualitativi tra i quali:
- l’assunzione di assistenti sociali a tempo indeterminato per raggiungere il rapporto tra numero di assistenti sociali per il Comune e/o per l’Ambito Territoriale almeno 1 ogni 6.500 abitanti. Oggi siamo a 1 assistente sociale ogni 16.000 abitanti;
- l’assunzione di altre figure professionali specialistiche necessarie per lo svolgimento del servizio.
Sul riparto i quattro comuni appartenenti all’Ambito S01_1 hanno avuto assegnate le seguenti risorse aggiuntive:
| Nocera Inferiore | 467.319,54 |
| Nocera Superiore | 224.026,45 |
| Roccapiemonte | 120.865,88 |
| Castel San Giorgio | 41.106,62 |
| 853.318,49 |
Le risorse aggiuntive sono del tutto strutturali e non temporanee.
Visto che le uniche difficoltà espresse dai sindaci dei quattro comuni in ordine alla stabilizzazione dei precari del piano di zona è stata superata con un’assegnazione di risorse finanziarie aggiuntive
SI CHIEDE
all’Amministrazione quali sono le motivazioni ostative al superamento del precariato degli operatori del piano di zona che consentirebbe la costruzione di un sistema di welfare efficiente e vicino alle esigenze della comunità locale.
