L’appello di MATTEO RENZI, Super Sindaco di Firenze in corsa per le Primarie del PD e, con ogni probabilità, per una candidatura a leader del centro sinistra alle prossime elezioni politiche del 2013, è chiaramente rivolto al sindaco di Salerno VINCENZO DE LUCA. RENZI non vuole, e non può, fare a meno del sostegno di un amministratore carismatico e radicato sul territorio dell’intera Regione Campania per affrontare la stagione delle sfide.
Ed in piu’ di un’occasione i segnali che i due si sono scambiati sono stati abbastanza chiari: adesso dalla parte di RENZI c’è l’entusiasmo, quasi contagioso, che sta attraversando tutto lo Stivale. E questo accade anche in Provincia di Salerno piu’ che nel resto della Campania. D’altronde le richieste di rinnovamento e di un cambiamento radicale, non solo anagrafico ma anche mentale, di tutta la classe dirigente del centro sinistra sono giunte proprio dal comune capoluogo. Oggi DE LUCA, da primo cittadino, mantiene un aplomb istituzionale, ma, pare chiaro a tutti, che il sindaco di SALERNO non può che riconoscere nelle battaglie di RENZI le sue: quelle combattute prima contro il suo partito (ricordate le bordate a BASSOLINO ?) e poi contro l’intero centro sinistra (nel 2006 DE LUCA vinse le elezioni contro ANDRIA, sostenuto dai partiti). Considerata la differenza anagrafica (25 anni, ndr), RENZI potrebbe essere per DE LUCA un figlio. Ed, al contrario, DE LUCA potrebbe essere per MATTEO RENZI un padre politico saggio, che porta un bagaglio di esperienza e di campagne elettorali, ma anche un bilancio infinito di cose fatte piu’ che di semplici annunci. Ed allora la provocatoria frase che, nel titolo, abbiamo immaginato pronunciata (rigorosamente in fiorentino) da MATTEO RENZI e rivolta a VINCENZO DE LUCA non può, per una naturale logica, che avere una sola conseguenza: DE LUCA, e con lui l’intera parte del partito che in lui si riconosce, non può che sostenere la candidatura alle Primarie di Matteo Renzi. E non solo quella…