OK DAL SENATO ALLA LEGGE PER ELIMINAZIONE DEL NUMERO CHIUSO ALLE FACOLTA’ DI MEDICINA

Il disegno di legge, approvato in prima lettura dal Senato, conferisce delega al governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria. Nel testo unificato sono confluiti i disegni di legge di iniziativa di forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, oltre che una proposta legislativa dell’Assemblea regionale siciliana. Il testo si compone di tre articoli, recanti rispettivamente le finalità e i principi generali, il conferimento della delega al governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria e le modifiche di coordinamento. L’articolo 1 finalizza la revisione delle modalità di accesso ai suddetti corsi di laurea magistrale al potenziamento del Servizio sanitario nazionale, in termini sia di numero dei medici chirurghi, odontoiatri e medici veterinari, sia della qualità della loro formazione, in attuazione dell’articolo 32 e nel rispetto dei principi di cui gli articoli 3 e 34 della Costituzione, nonché nel rispetto dell’autonomia delle università. L’articolo 2 definisce i principi e criteri direttivi della delega e il procedimento di adozione dei decreti legislativi. Tra questi spicca la previsione che l’iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia e odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria sia libera. A tal fine si prevede l’individuazione di criteri di sostenibilità commisurati alla disponibilità dei posti nelle università. Resta il numero programmato e cioè la previsione che l’ammissione al secondo semestre dei corsi di laurea magistrale sia subordinata al conseguimento di tutti i crediti formativi stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre, svolti secondo standard uniformi, nonché alla collocazione in posizione utile in una graduatoria di merito nazionale. In caso di mancata ammissione al secondo semestre, è garantito comunque il riconoscimento dei crediti formativi conseguiti a determinate condizioni, ai fini del proseguimento degli studi in un diverso corso di laurea biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, già indicato come seconda scelta al momento dell’iscrizione al primo semestre.