OSPEDALE DI SCAFATI. SQUILLANTE AD ALIBERTI: “NON FACCIA MINACCE”. GAGLIANO: “CHIUSURA AGROPOLI NON E’ COLPA DEL CENTRO DESTRA”

In riferimento alle affermazioni del rieletto sindaco di Scafati Pasquale Aliberti apparse sugli organi d’informazione riguardanti l’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati, il direttore generale Antonio Squillante, precisa:

 

 

“Ho più volte ribadito il mio impegno per la riapertura dell’ospedale “Scarlato”, specificando che tale plesso rientra tra gli interventi prioritari identificati nel piano di investimenti. Per l’ospedale sono stati effettuati lavori di riconversione della struttura ad indirizzo riabilitativo, con interventi finalizzati all’adeguamento impiantistico ed a quello funzionale degli spazi. Sono stati eseguiti, inoltre, interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.

Allo stato attuale la situazione è la seguente:

  • i lavori per la struttura Unità Terapia Intensiva Respiratoria (UTIR) di supporto alla Unità Operativa di Pneumologia da collocare nei locali della ex Rianimazione, termineranno fra 20 giorni;

  • le attrezzature sono state già consegnate;

  • la verifica degli impianti elettrici, antincendio e dei gas medicali è attualmente in corso;

  • è stata già concessa l’autorizzazione ad effettuare i lavori per il ripristino della Farmacia – (costo pari a circa 400mila euro) che sarà utilizzata anche come Farmacia del Distretto Sanitario;

  • Il problema più preoccupante resta quello del personale da collocare, per il quale si procederà nei tempi congrui al reclutamento interaziendale attraverso una manifestazione d’interesse.

In merito mi preme ribadire alla cittadinanza e agli utenti che i tempi per l’apertura non sono stati e non saranno condizionati da alcuna pressione politica, ma sono ispirati all’interesse pubblico e alla sicurezza delle prestazioni che saranno erogate. Apriremo il Presidio ospedaliero a prescindere dalle forze politiche presenti, lo avrei fatto, anche se il sindaco di Scafati si fosse chiamato “Ridolini”

E’ avvilente che si utilizzano sempre gli stessi argomenti per fini provocatori, anzi direi diffamatori. Mi si accusa di penalizzare una città perché guidato dall’odio e dall’invidia verso il sindaco. Mi preme precisare che non provo nessun sentimento di invidia verso il nuovo sindaco, a cui faccio i miei auguri per questo nuovo mandato elettorale, nel contempo lo invito a non utilizzare toni minacciosi perché non mi spaventano le minacce, né agisco per paura di essere sostituito.

Sono un servitore della comunità non di una parte politica, né avversa, né favorevole al sindaco. Se il primo cittadino scafatese vuole “scassare’’ tutto sul piano politico, sono sue personali scelte. Io continuerò a fare il mio lavoro e a tutelare l’interesse di tutti, non del singolo. Relativamente alla richiesta di incontro, fermo restando che al momento per le vie ufficiali non mi è pervenuta alcuna richiesta, gli comunico che, purtroppo, non potrò riceverlo nelle prossime ore perché non mi ritengo un suo segretario. Impegni già assunti non mi consentono di aderire alla richiesta. Se chiede la mia testa, gli farò pervenire una fotografia. Sul tema ho detto tutto, non risponderò a successive provocazioni per cui ritengo che ulteriori approfondimenti debbano avere luogo nelle competenti sedi con incontri da programmare. E per tempo.

 

Intanto sulla vicenda della chiusura dell’Ospedale di Agropoli si registra la presa di posizione di SALVATORE GAGLIANO. Ecco il suo comunicato stampa 

 

“E’ ingrato addossare la responsabilità al governo regionale di Centrodestra la chiusura dell’ospedale di Agropoli.” Questo è quanto dichiara il già consigliere regionale Salvatore Gagliano che continua: “Ricordo agli amici del Cilento che il Governatore Caldoro ha ereditato una situazione disastrosa sotto l’aspetto economico dovuta ad una gestione scellerata di dieci anni di Giunta Bassolino che hanno portato la Regione Campania al più grave dissesto economico che la storia possa ricordare. E ricordo altresì, in special modo all’amico Sindaco di Agropoli Franco Alfieri che nel 2008 un emendamento finalizzato al salvataggio dell’ospedale di Agropoli, presentato dal sottoscritto e dall’allora collega Franco Brusco, fu bocciato dalla maggioranza di Centrosinistra, con 28 voti contrari! Pertanto la decisione di chiudere l’ospedale di Agropoli di certo non la ritengo giusta ed è estremamente penalizzante per i cittadini del territorio cilentano, ma di certo, se proprio va individuato un colpevole, è da identificare nel fallimento della politica regionale che ha il suo epicentro negli anni che vanno dal 2000 al 2010. Quelle di oggi sono soltanto le conseguenze – ribadisco – dei fatti che hanno distrutto non solo la sanità nel Cilento ma anche nell’intera provincia di Salerno. E mi riferisco alle strutture di Scafati, Cava ed altre, che sono a rischio chiusura.

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