Da Napoli arrivano notizie che vanno in direzione completamente opposta a quelle annunciate dal PDL salernitano nel corso della conferenza stampa per la presentazione degli appuntamenti della campagna elettorale. Nel centro partenopeo, a differenza di quanto accade a Salerno, c’è già una data certa per l’arrivo di SILVIO BERLUSCONI:
il 22 febbraio, giorno di chiusura della campagna elettorale che il Cavaliere vorrebbe riservare alla Campania, sempre che i sondaggi lo richiedano, in vista di una possibile rimonta nei confronti del centro sinistra. Di Salerno, almeno fino ad oggi, non si parla. E sempre da Napoli, dagli ambienti interni al Coordinamento Regionale del Partito del Popolo della Libertà, retto dal Senatore NITTO PALMA, fresco di nomina definitiva dopo la scelta del commissariamento, si comincia a parlare già di una probabile staffetta negli uffici di Via Porta Elina per la segreteria provinciale del PDL. Il nome è quello di un salernitano, oggi candidato alla
Camera dei Deputati nel Collegio Campania 1, per il quale è stato evitato un primo incidente diploamatico, evitando appunto un suo inserimento nel Collegio Campania 2. Si tratta del già membro del Consiglio Superiore della Magistratura, prima ancora deputato, poi Direttore Generale al Ministero di Giustizia del comparto edilizia NINO MAROTTA. Il politico, originario di Pellezzano, non esclude che si vada in questa direzione: “se sono tornato a fare politica attiva”, dice MAROTTA, “è chiaro che il mio impegno non si fermerà alla campagna elettorale per le politiche”. MAROTTA, candidato a sindaco di Salerno nella campagna elettorale per le amministrative del 2006, si dice anche preoccupato della vicende amministrative salernitane: “Credo”, conclude NINO MAROTTA, “che i nuovi parlamentari salernitani debbano prendere un impegno con tutto il territorio: fare pressione sul nuovo Governo per il completamento della Cittadella Giudiziaria”.