PINO BICCHIELLI (NM): “DAL GOVERNO IMPORTANTI MISURE ECONOMICHE PER IL SUD”

“Il governo ha impoverito il sud? Ci sono diverse misure per il Mezzogiorno, alcune delle quali votate anche dall’opposizione”. Così l’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei deputati e membro della commissione difesa.

“Circa 1,6 miliardi per il pacchetto di misure fiscali destinato alle imprese meridionali, tra cui la proroga per il 2023 del credito di imposta sugli investimenti effettuati nelle regioni del Mezzogiorno per l’acquisto di macchinari, incentivi per chi investe nelle Zone economiche speciali, aliquote agevolate per il credito di imposta sugli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. 200 milioni per il potenziamento della sicurezza nelle città più a rischio sul piano dell’ordine pubblico e per nuovi investimenti sulle infrastrutture di trasporto, sempre riservato al Mezzogiorno. 4,5 miliardi di progetti di fattibilità e definitivi per i lotti dell’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Messina-Catania, entrambe propedeutiche alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, approvati dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Oltre 5,7 miliardi di euro per la copertura attraverso le risorse nazionali del Fondo sviluppo e coesione di Decontribuzione Sud, fresca di proroga Ue per tutto il 2023 – ha aggiunto il deputato salernitano – Sono solo alcune delle risorse messe in campo in questi pochi mesi dal Governo e destinate esclusivamente al Sud, a cui si aggiungono anche Contratti istituzionali di Sviluppo, come il Cis Grande Salerno e il Cis Acqua, con dotazioni di centinaia di milioni di euro destinare ai Comuni per finanziare opere pubbliche importanti: strade, parchi, case di comunità, asili nido, infrastrutture.
Alcune di queste misure sono stata inserite in manovra grazie alla collaborazione fattiva dell’opposizione, certo di chi ha realmente capacità e volontà di proposta.
Un breve reminder, questo, per Piero De Luca che utilizza il Sud per fare polemica politica o piuttosto per coprire annose inefficienze amministrative in territori che oggi possono finalmente cominciare a vedere la luce.
E questo è ancora più evidente quando si parla di Autonomia Differenziata, che consentirebbe proprio ai bravi amministratori di avere gli strumenti per fare di più per il proprio territorio. Non tutti ne hanno paura come De Luca, soprattutto al Sud. Probabilmente ciò che non piace a De Luca è proprio la concretezza di un progetto-Paese che non consideri più il Mezzogiorno come una parte secondaria, assistenzialista e sempre un passo indietro. Questo governo guarda finalmente al Sud per le sue straordinarie potenzialità di sviluppo, in ambito produttivo, energetico, turistico e culturale. Progetti che porteranno ricchezza e benessere ai cittadini e che finalmente chiuderanno quel divario di cittadinanza che li ha condannati in tutti questi anni a usufruire di minori servizi e opportunità”.