Corsa elezioni regionali 2015: i fedelissimi del governatore Stefano Caldoro sono al lavoro per ultimare le candidature “forti e nuove” con l’obiettivo di riconfermare la leadership del centrodestra a Palazzo Santa Lucia. In provincia di Salerno, si sa, la contesa elettorale è più difficile visto che, dopo numerose fibrillazioni interne e nonostante la spada di Damocle della Legge Severino, a vincere le primarie del Pd è stato l’ex sindaco Vincenzo De Luca, già sconfitto da Caldoro alle elezioni regionali del 2011.
La valanga di consensi ottenuta da quest’ultimo, soprattutto nel Salernitano, viene guardata quindi con una certa attenzione dai caldoriani che, su indicazione diretta dello stesso governatore, stanno lavorando ventre a terra per mettere in campo una strategia politica ben precisa, volta a rafforzare le liste di centrodestra ampliando, allo stesso tempo, il bacino elettorale della coalizione strizzando l’occhio a quel mondo cattolico e riformista, anche di area centrosinistra, che non sosterrà mai la corsa di De Luca verso la Regione. Per questo nelle prossime ore si proseguirà con le due operazioni già scattate diversi giorni fa. La prima è denominata “operazione liste” e consiste nel ricercare e coinvolgerepersonalità espressione non solo del mondo della politica, ma anche delle professioni e dello sport. Da inserire, una volta completata la fase del “corteggiamento”, nelle liste elettorali che appoggeranno il governatore. A partire, ovviamente, dalla lista del presidente, a cui stanno lavorando con una certa discrezione il presidente provinciale del Nuovo Psi Gennaro Rizzo, storico esponente del mondo socialista; il professore Aniello Salzano, dirigente nazionale dell’Udc ma soprattutto politico espressione dell’area democratico-cristiana di Salerno e il capogruppo al Comune Raffaele Adinolfi. E potrebbe essere proprio questa lista la vera sorpresa della prossima campagna elettorale. Oltre ai nomi sicuri del presidente del consorzio aeroportuale Antonio Fasolino, dei consiglieri regionali uscenti Fernando Zara e Giovanni Fortunato e di Maria Citarella, in queste ore l’idea di Caldoro sarebbe quella di rafforzare la schiera dei candidati a cominciare dal capoluogo, dove gli occhi sono puntati su Salvatore Memoli, considerata una “persona qualificata e seria” che potrebbe portare quel valore aggiunto di cui ha bisogno la lista soprattutto in città. Qualche contatto ci sarebbe già stato, ma non è escluso che a breve potrebbe esserci un faccia a faccia tra quest’ultimo e lo stesso Caldoro per concretizzare la discesa in campo. Come abbiamo già detto, lo scopo dei fedelissimi del governatore è quello di allargare il cerchio delle candidature al mondo dell’imprenditoria e dello sport. Un confronto è stato già avviato con Rosanna Ferraioli, imprenditrice dell’Agro, la cui famiglia è proprietaria dell’azienda produttrice dei pomodori Doria. Un nome di un certo rilievo a cui potrebbero aggiungersi quelli di un noto esponente dell’associazionismo sportivo (Vincenzo Pastore o una persona a lui vicina) e di un medico salernitano, su cui però resta il massimo riservo. Ad affiancare i big caldoriani nella ricerca di nuove leve vi è anche un gruppo di giovani professionisti e sportivi di Salerno, che, nella giornata di ieri, ha divulgato sul web un primo video sui risultati positivi ottenuti della Giunta di centrodestra. Per il governatore, però, è importante avere anche una lista di Forza Italia molto competitiva. “La scelta dei nomi spetta a Mara Carfagna” avrebbe confidato al suo entourage manifestando però l’intenzione di chiedere all’ex ministro uno sforzo maggiore su Salerno privilegiando la scelta di uomini e donne con un bacino elettorale “già consolidato alle spalle”. E’ il caso del capogruppo al Comune Giuseppe Zitarosa (al suo posto entrerebbe nell’ assise municipale il socialista Lello Ventre), dell’ex assessore provinciale Lello Ciccone, a cui si aggiungerebbero in rappresentanza del resto della provincia il consigliere regionale uscente Monica Paolino o suo marito Pasquale Aliberti, la new entry Attilio Pierro, e gli altri nomi già noti da tempo come Felice Luminiello, Valentino Di Brizzi, Vito Busillo e Sonia Senatore. Carta bianca, invece, agli alleati da Fratelli d’Italia ad Area Popolare passando per l’Udeur di Mastella. Altro scopo di Caldoro è aumentare il fronte delle alleanze. Per questo nasce la “seconda operazione”, strettamente politica, che punta a dar vita ad un patto di non belligeranza con quell’area politica moderata e riformista di centrosinistra (e non con singole persone) che non sosterrebbe mai la candidatura di De Luca e che si riconosce in Guglielmo Vaccaro o Mario De Biase. Di qui l’idea di dar vita ad un progetto (che potrebbe diventare una lista) basato su un programma di governo condiviso. Insomma, di lavoro ce ne è ancora molto da fare. Intanto il portavoce del governatore Gaetano Amatruda lancia su Facebook una stoccata a De Luca: “Ha ucciso il futuro a Salerno. Agli elettori dovrà spiegare perché ha isolato la città, perché ha assistito silenzioso alla distruzione e desertificazione della zona industriale, perché non ha risanato le casse del Comune e al tempo stesso abbassato le aliquote ai cittadini. Spero si faccia una campagna elettorale sui contenuti, ma so che resterò deluso perché – sostiene – chi non ha argomenti alza la voce per fuggire dalla costruzione delle cose”.
Tratto da Il Mattino – di Roberto Junior Ler