REGIONALI 2015, GENNARO BARRA IN CAMPO CON LA LISTA CALDORO: “UN IMPEGNO PER IL TERRITORIO”

“Ho deciso di scendere in campo al fianco di Stefano Caldoro perché è l’unica persona che è stata capace non solo di mettere in ordine i conti della Regione, ma che ha iniziato ad  interessarsi seriamente delle problematiche legate all’agricoltura, alla caccia e alla pesca”. Non ha dubbi Gennaro Barra, 38 anni, veterinario e imprenditore agricolo dei monti picentini, salito agli onori della cronaca per essere stato una delle vittime degli atti intimidatori compiuti nel 2013 da due allevatori a lui confinanti. In quell’anno subì per due volte l’incendio del fienile, poi del ristorante e dell’auto ed infine anche di alcuni camion parcheggiati nella sua attività, Il Casale Piceno, situata nel comune di Giffoni Sei Casali. Ora sarà uno dei candidati al consiglio regionale della lista Caldoro Presidente.

 

Dottor Barra, possiamo dire che la passione per l’agricoltura ce l’ha nel sangue?

Direi proprio di sì. Mio padre era un trasportatore di foraggi ed io all’età di 22 anni ho creato la mia prima attività di allevamento, che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni.

Lei ricopre anche diversi ruoli in questo settore. Mi sbaglio?

Sono il coordinatore di sette associazioni venatorie provinciali, consulente della Coldiretti e sicuramente mi verrà riconfermato il ruolo di presidente del comitato tecnico faunistico venatorio provinciale

La sua attività è da sempre molto conosciuta nell’area dei Picentini. Ma lo è ancora di più da quando ha subito quegli atti intimidatori..

Per fortuna questo dramma è finito e le due persone che hanno minacciato per mesi me e la mia famiglia sono state arrestate. Ora prosieguo con serenità il mio lavoro

Oltre alla passione per l’agricoltura, c’è anche quella per la politica

E’ vero, perché la buona politica mi piace. Sono stato consigliere comunale a San Cipriano Picentino, che è il mio paese d’origine, dal 2004 al 2009 e fui candidato con il Pdl alle elezioni provinciali, quando il candidato alla presidenza era Cirielli. Non riuscì ad essere eletto, ma ottenni 3600 voti nel collegio dei Picentini

A distanza di sei anni, perché ha deciso di candidarsi nella lista del governatore?

Vorrei rappresentare tutto quel mondo agricolo e zootecnico che ha tanti problemi di cui pochi si interessano. L’unico che ha iniziato a fare qualcosa per la nostra categoria è stato Caldoro. Ci sono dei progetti che vanno portati avanti per creare sviluppo e lavoro anche nel Salernitano

Quali sono i punti principali del suo programma?

Prima di tutto mi piacerebbe creare un’organizzazione di allevatori per difendere il nostro latte ed evitarne l’aumento dei prezzi; dar vita ad una gestione dei reflui zootecnici in base ai territori; promuovere la manodopera agricola con contratti che consentano a cittadini italiani di lavorare grazie al sostegno della Regione; valorizzare la carne dei nostri cinghiali; difendere i prodotti salernitani sul mercato”

Perché gli imprenditori agricoli devono dare fiducia a Caldoro?

Chi si fa nemici per sanare i conti è da apprezzare. E lui è stato come un buon padre di famiglia ed ora sta iniziando a raccogliere i frutti dei sacrifici e del rigore. Un esempio emblematico è la Sanità. Dopo i tagli necessari, adesso con il pareggio di bilancio gli ospedali riaprono e si inizia ad assumere nuovo personale. Così accadrà anche negli altri settori

Da salernitano, non teme l’effetto De Luca?

Non ho nulla contro l’ex sindaco, ma il caso del termovalorizzatore, che quando doveva costruirlo lui nella mia zona era necessario, mentre quando la delega è passata alla Provincia non lo era più, è la dimostrazione che la Regione ha bisogno di persone serie come Caldoro

Che tipo di campagna elettorale farà?

Pochi manifesti, ma molti incontri in tutti i comuni della nostra provincia.

 

TRATTO DA IL MATTINO di Roberto Junior Ler