REGIONALI 2015, MICHELE SARNO PRESENTA I CANDIDATI DELLA LISTA NOI SUD

“Sono sceso in campo al fianco di Stefano Caldoro. Credo di averlo chiarito in quel comizio in piazza quando la mia associazione “Per Salerno”, che è di ispirazione civica, dissi che avrei dato una mano nell’ambito di quello che è un discorso di coerenza. Io sono sempre stato a destra, non di poter votare per un candidato che non sia Caldoro”. E’ quanto annuncia Michele Sarno, Portavoce della Lista NOI SUD, in campo a sostegno della candidatura di Stefano Caldoro. 

 

 

 Credo che il progetto politico, che attraverso Noi Sud, opera una rifondazione del centrodestra sia interessante. E’ una lista robusta” Una legge che preveda che una persona cambia casacca si debba dimettere. “A Salerno e provincia abbiamo visione falsata della realtà perché qui De Luca è molto forte. Io non credo che nel resto della regione. Tra l’altro il sondaggio de Il Mattino li da testa a testa. E questo è un risultato drammatico per De Luca visto che ha iniziato da mesi la sua campagna elettorale. Mentre Caldoro è partito solo da poco tempo. Se De Luca ha espresso un valore di parità quando l’altro candidato ancora non correva, questo vuol dire che Caldoro possa vincere. Caldoro vinca per un motivo perché sotto gli occhi di tutti già che ha realizzato in regione, che è una delle poche regioni che viene annoverata a livello nazionale come esempio di buon governo Bisogna vedere quello che lui ha ereditato e ciò che è riuscito a fare. Poi c’è un problema serio: “Io sono stato tra quelli che ha sostenuto che la Legge Severino è sbagliata. Continuo a pensarla in questo modo, però era sbagliata quando si applicò a Berlusconi ed è sbagliata oggi quando si applica a De Luca. Ma alla fine le regole, anche quando non piacciono vanno applicate. E il diritto va rispettato altrimenti determiniamo le condizioni perché qualche cittadino è al di sopra del diritto e delle regole. E’ un’opzione percorribile quella secondo la quale c’è un candidato in campo (De Luca), che il giorno in cui viene eletto non si può insediare alla presidenza della regione e annuncia che farà un ricorso. Per farlo, però, ci vuole tempo e quindi avremo un’amministrazione che non si può insediare. Sorrido davanti alla superiorità etico-politica vantata dalla sinistra che da un lato parla di liste pulite, facendo ritirare un suo candidato, laddove ha un presidente che ha un problema serio”