Roccapiemonte, i consiglieri comunali di minoranza Luisa Trezza, Giuseppina Polichetti, Giovanni Adinolfi e Giuseppe Ciancio denunciano alla Procura della Repubblica il Segretario generale e il Presidente del consiglio comunale. Di seguito la dichiarazione agli organi di stampa e alla cittadinanza.
«Ancora una volta sono state calpestate la democrazia e la legalità.
Questa mattina siamo stati costretti, nostro malgrado, a presentare formale denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti del Segretario generale del Comune di Roccapiemonte e del presidente del Consiglio Comunale.
Quando abbiamo lasciato l’aula, appena iniziati i lavori del Consiglio, abbiamo chiesto a segretario e presidente di procedere ad un nuovo appello e di verificare il numero legale.
Sia il Segretario, sia la Presidente, si sono rifiutati e pur dinanzi alle nostre legittime rimostranze, hanno proseguito incuranti, e pensare che sono
anche recidivi!
Un episodio analogo, infatti, si era già verificato lo scorso 21 dicembre 2023.
In quella sede assistemmo allo stesso teatrino, con addirittura la presenza in aula di un consigliere in più rispetto a questa mattina.
Il 21 dicembre scorso il segretario comunale si rifiutò ugualmente di effettuare il riconteggio dei presenti, sostenendo che vi fosse il numero legale, arrivando quasi allo scontro fisico con un consigliere di minoranza.
Solo dopo l’arrivo dei carabinieri il presidente del consiglio dichiarò sciolta la seduta per mancanza del numero legale, dandoci così pienamente ragione.
Stamattina, invece, con sette consiglieri comunali assenti e cinque consiglieri presenti, più il sindaco, quando persino un bambino delle elementari si sarebbe accorto della impossibilità di procedere, assolutamente incuranti di quanto denunciato, supportati dal segretario comunale Francesco Rubinetti, i consiglieri hanno continuato i lavori.
Per giunta il segretario aveva proceduto ad invertire l’ordine del giorno senza neppure metterlo a votazione.
Restiamo ancora una volta esterrefatti dinanzi ad un comportamento prepotente, illegittimo e lesivo della onorabilità della intera città di Roccapiemonte. Dinanzi a tale situazione siamo stati costretti a denunciare il comportamento assolutamente scorretto e contra legem della maggioranza Pagano che, ancora una volta, ha mostrato il suo vero volto.
Della vicenda interesseremo anche S. E. il Prefetto di Salerno, il difensore civico della Regione Campania, tutti gli organi deputati all’azione di controllo sugli enti locali, ricorreremo finanche al Presidente della Repubblica per riaffermare il valore intoccabile della Legalità che va difeso a qualunque prezzo».