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SALERNO. ABBATTIMENTO CURVA SUD. ECCO CHI HA VOTATO

Sia chiaro: il mitico Vestuti, cuore della storia e non solo sportiva degli ultimi cento anni di Salerno, non si tocca. Non farà la fine della spiaggia di Santa Teresa. Semmai si restaura, ci si crea un museo storico dello sport cittadino, si fa cultura e non cemento. Qui non è in ballo la memoria di uno sparuto gruppo di persone, qui siamo ormai all’imbarbarimento della città che da mezzo secolo ha pensato bene di lasciare nell’oblio quel museo a cielo aperto che è il Centro storico (quante bellezze abbandonate al degrado e al destino infame) e ora pensa solo a creare mostri.

 

L’idea di abbattere e far scomparire la curva sud (e la palestra Senatore) arriva in redazione in contemporanea con la notizia del progetto di costruire box interrati sotto la chiesa di San Pietro in Camerellis (forse per gli ipotetici clienti dell’albergo che Rainone vorrebbe inaugurare al posto delle Poste centrali, altro monumento da preservare?). Due cazzotti in pieno volto, due sfregi che si sommano ad altre vicende ampiamente trattate da questo in giornale in beata solitudine. Proprio ieri abbiamo denunciato ancora una volta, con tanto di foto, lo stato di abbandono del Pala Salerno, l’ennesima incompiuta costata una barca di soldi. La modernizzazione di una città non deve significare per forza la cancellazione della propria storia, delle proprie emozioni, lo stravolgimento dell’animo culturale di quella popolazione che ha regalato all’umanità la Scuola medica, quella città che ha rappresentato non solo simbolicamente, diventando Capitale d’Italia, la liberazione della Nazione dagli orrori della guerra. Già scippata dalle manie demitiane dell’Università (l’amico e compianto collega Franco De Ippolitis ne ha scritto articoli di fuoco), Salerno è stata spogliata e denudata di tutto: l’illusione della città industriale ha impoverito il commercio e degradato l’area a confine con Pontecagnano. Gli artigiani sono stati massacrati, insieme alle piccole botteghe, dalla scellerata politica dei grandi market. Nulla è stato difeso. Nemmeno il mare, trasformato in una cloaca a cielo aperto, tra l’indifferenza generale. Questi i consiglieri comunali che in commissione hanno votato, all’unanimità, il progetto che prevede la scomparsa della Sud e della palestra Senatore: Presidente: Domenico Galdi, vice Presidente Amedeo Avagliano, consiglieri Loffredo Dario, Criscuolo Gaetano, Della Valle Raffaele, De Pascale Augusto, Santoro Felice, Caramanno Angelo, Di Carlo Horace, Petillo Marco. Ma gli assenti hanno comunque torto, soprattutto l’opposizione che ha perso l’ennesima occasione. Ma forse per Zitarosa era più facile votare contro alla Provincia ad una giunta di centrodestra che al Comune.

 

 

di Tommaso D’Angelo 

 

 

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