I gravi fatti della vigilia di capodanno, con la città ostaggio dei teppisti e del traffico, erano ampiamente prevedibili e quindi evitabili, se solo vi fosse stata capacità di gestione da parte di tutti e, più semplicemente, la visione della festa e non del caos.
Già la vigilia di Natale c’erano state avvisaglie di disordini, assorbiti dalla religiosità e dalla cena “in casa”. Ma a capodanno no. E così sin dal mezzogiorno e fino a serata inoltrata Piazza Flavio Gioia, cuore e salotto della città, è stata campo di battaglia con lancio di bottiglie e di petardi, impedendo alle famiglie salernitane di vivere al propria città con la responsabilità di chi non ha predisposto le necessarie misure.
Bastava poco. Vietare la vendita di alcoolici dopo le 12, l’asporto di bottiglie e bicchieri di vetro, istallare telecamere a circuito chiuso con ampi cartelli indicatori e dissuasori, una visibile e significativa presenza di Forze dell’Ordine e Vigili Urbani, invece assenti e mai intervenuti.
Come bastava poco per evitare il drammatico caos traffico di questi giorni, per cui FLI aveva proposto per i giorni festivi e prefestivi dalle 18 alle 3 del mattino la chiusura totale del centro al traffico e l’utilizzo di navette pubbliche a ciclo continuo per l’intera area urbana. Ma inutilmente, con le conseguenze sotto gli occhi di tutti.
Non è questa la città che vogliamo. Un conto è la gioiosa confusione della festa e l’ebbrezza della città dannunziana, altro invece la città dei cafoni, dei teppisti e dell’indifferenza. Che non ci appartiene.
Nei prossimi giorni verrà inoltrata denuncia alla Procura della Repubblica perché valuti ipotesi di omissioni di atti dovuti, ad ogni livello, per quanto accaduto e prevedibile.