SALERNO. UNA FAMIGLIA SU TRE VIVE CON LA PENSIONE DEI NONNI

“Gli aumenti dei tributi colpiscono soprattutto le fasce deboli come i pensionati e le famiglie a basso reddito che non sono in grado di reggerne il peso. Riteniamo perciò necessario un incontro con i sindaci del territorio salernitano, per conoscere e concordare la misura dei tributi che si intendono applicare e le modalità delle agevolazioni a queste categorie sociali, che non si possono più rinviare”.

 

A scriverlo, sugli aumenti Tares, è Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Fnp Cisl Salerno. “In passato – aggiungono – avevamo avuto rassicurazioni sull’applicazione delle agevolazioni sulla Tares ai pensionati e lavoratori con una fascia di reddito bassa, ma la tassa è stata aumentata in maniera insostenibile”. Con la crisi economica e la crescita della disoccupazione sono, quindi, sempre più le pensioni a salvare i bilanci per più di una famiglia salernitana su tre. Un dato confermato dalla ricerca nazionale effettuata da Coldiretti. “Il 93% cento degli italiani – sottolinea il sondaggio – ritiene che la presenza di un pensionato in famiglia sia una vera e propria fortuna, con una netta inversione di tendenza nella percezione del ruolo degli anziani rispetto al passato. Noi portiamo avanti questa tesi da tempo, anche se l’82% delle pensioni nel Salernitano sono al di sotto della soglia di povertà”, ha detto Dell’Isola. “La presenza di un nonno in famiglia si sta dimostrando, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini, come dimostra il fatto che ormai i giovani salernitani non possono non chiedere aiuti economici ai genitori”. Secondo il sindacato della Fnp le istituzioni, spesso, anziché venire incontro alle esigenze delle famiglie appesantiscono il carico dei tributi, creando numerose situazioni di disagio come dimostrato dalla vicenda delle cosiddette ‘cartelle pazze’. “Centinaia di pensionati sono stati costretti a lunghe file per chiarire la loro situazione, in quanto in molti casi gli addebiti notificati non erano dovuti o erano stati già saldati”, ha detto Dell’Isola. “Proprio per questo riteniamo necessario avviare tavoli di contrattazione con tutti i Comuni per definire la tassazione e agevolare le fasce più deboli, ma anche modalità di riscossione meno stressanti e penalizzanti”.

 

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