Sono pronti a portare avanti un “San Matteo” alternativo, un calendario di opere incompiute, progetti lasciati a metà, luoghi completamente abbandonati dall’amministrazione comunale. I consiglieri comunali del Partito del Popolo della Libertà stanno mettendo a punto un programma di inaugurazione “tarocche”, finti e provocatori tagli del nastro, consegne alla città di opere mai completate.
L’elenco, a meno di nuovi inserimenti, riguarda la Cittadella Giudiziaria di Via Dalmazia, poi la Lungoirno con il famigerato scavo nei pressi della tratta ferroviaria, senza dimenticare il Palazzetto dello Sport, il cui cantiere si trova nei pressi dello stadio Arechi. Negli uffici di Via Porta Elina stanno pensando anche ad un tuffo nel passato: con ogni probabilità, nell’elenco degli interventi, che saranno effettuati con tanto di forbici e nastro tricolore, rientreranno anche il Sea Park (ve lo ricordate il Parco Acquatico ?) e poi il Polo dell’Informatico, nella zona di Via San Leonardo, che FINMATICA avrebbe voluto trasformare nella piu’ grande area per la ricerca e lo sviluppo di software e sistemi informatici. Non mancherà, poi, l’appuntamento degli appuntamenti, oggi piu’ che mai di attualità, con il taglio del nastro della Metropolitana Leggera di Salerno. Le iniziative, fortemente volute dai consiglieri ROBERTO CELANO, RAFFAELE ADINOLFI e da una ricaricata ANNA FERRAZZANO, come spesso accade in casa PDL, non hanno, però, ricevuto l’ok da parte di tutti i componenti del Partito del Popolo della Libertà. Le spaccature, in seno al centro destra, sono note da tempo e questa iniziativa potrebbe essere l’ennesima occasione per arrivare divisi ad un appuntamento così importante.