Parte dalle due associazione Futuro Sociale e Spes di Scafati la denuncia contro la Gori riguardo alla prassi della società gestore dell’acqua di chiudere la fornitura in caso di utenti morosi.
Secondo Adriano Falanga, rappresentante Futuro Sociale e Mariarosaria Vitiello per la Spes, sono troppe le famiglie che si ritrovano private dell’acqua che, è bene ricordarlo, è un bene primario e pubblico.
Secondo Falanga “Ammesso che la società goda dello strumento di sospensione della fornitura, questo resta comunque un abuso, a nostro avviso eticamente deplorevole e da contrastare. La Gori non vende frigoriferi o fornisce servizi privati, ma distribuisce acqua, che era e resterà (come da referendum) un bene pubblico. Ma soprattutto l’acqua è un bene primario, naturale ed essenziale. Non esiste soggetto al mondo che può privare un cittadino dell’acqua, sarebbe come togliere l’ossigeno o la luce del sole.
Le due associazioni hanno tra i propri iscritti famiglie che stanno subendo fortemente la crisi economica, alcuni sono disoccupati e in condizioni tali da non riuscire ad essere puntuali nei pagamenti. Continua Falanga “ Certamente la legge riconosce alla Gori il diritto di riscuotere compenso per il servizio reso, ma questa deve necessariamente considerare il tipo di bene che la Gori distribuisce. In caso di morosità, che l’utente sia furbetto o in reali condizioni precarie, la Gori deve rivalersi del suo credito attraverso gli strumenti legali di recupero del credito, ma senza mai, in nessun caso e per nessun motivo, privare l’utente dell’acqua. Che gli pignori il televisore o il divano, piuttosto!”.
E’ una battaglia di civiltà, di buon senso ma soprattutto di umanità quella che le due associazioni intendono fare.
«Questa vicenda rafforza le battaglie che conduciamo da anni a favore dell’acqua pubblica, contro la Gori e contro questa amministrazione comunale che, nonostante l’esito del recente referendum, continua a fare orecchie da mercante – tuona Mariarosaria Vitiello – Ad oggi, infatti, nonostante la nostra“Richiesta di inserimento in Consiglio Comunale all’o.d.g. dell’Acqua Pubblica” giusto prot. n. 8496 del 24 aprile 2012, non è pervenuta ancora nessuna convocazione in merito».
«Saremo sempre al fianco dei cittadini che subiscono questi soprusi – continua – Se la legge consente alla Gori la sospensione per morosità dell’erogazione del servizio alle famiglie che risiedono nei pressi di fontane pubbliche, crediamo sia altrettantolegittimo sospendere la gestione del servizio a una società che nel corso di questi anni ha accumulato un debito di oltre 500 milioni. Chiediamo con determinazione al sindaco Aliberti di interrompere da subito tale rapporto, al fine di avviare un processo di ripubblicizzazione dell’acqua, prima che ci vengano a mettere anche a Scafati i contatori alle fontanelle».