«Il governo Monti ha il record di essere stato il peggior governo della storia repubblicana, ma sono certo che quello guidato da Letta riuscirà a superarlo. Si aboliscono le Province e i 150 anni di storia, si modifica la Costituzione con un decreto spot composto da pochi pensierini da quinta elementare. Per le Province tempi strettissimi, per la riduzione dei parlamentari, la riduzione delle tasse, la modifica della legge elettorale non se ne parla proprio». Lo dichiara Antonio Iannone, presidente della Provincia di Salerno.
«Letta cerca di dare rassicurazioni su dipendenti e funzioni – aggiunge – ma non spiega con quali modalità e risorse saranno tutelati e assicurati. Veramente una farsa che indigna, i cittadini saranno bidonati e penalizzati. C’era stato tutto il tempo per fare una riforma seria e invece, anche questa volta, è stata servita l’Italietta».
QUESTE LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI SALERNO E VICE MINISTRO VINCENZO DE LUCA
Il Governo deve essere più chiaro sul tema dei tagli alla spesa pubblica. La vicenda delle Province è unaltra figuraccia dellItalia, in particolare del precedente governo. Ho la sensazione che quella legge che prevedeva il taglio delle Province sia stata fatta così di proposito, perché chiunque avrebbe potuto capire che vi erano contenuti profili di incostituzionalità e, dunque, era chiaro che la Corte lavrebbe bocciata. Credo che il Governo approverà in settimana unipotesi di modifica della Costituzione; ritengo però che sia insufficiente, perché ci vorrà un anno di tempo e i risparmi bisogna farli da subito. Credo si debba iniziare a svuotare le Province, eliminare le duplicazioni di funzioni già attribuite a Comuni e Regioni.
QUESTO L’INTERVENTO DELLA CISL FUNZIONE PUBBLICA CON IL SEGRETARIO PIETRO ANTONACCHIO
“Dopo la sentenza della Corte Costituzionale è necessario uscire dal caos per dare ai lavoratori della provincia tutele e risposte certe. A noi interessa un riordino complessivo degli enti territoriali che ne rilanci il ruolo quanto a servizi, professionalità e bisogni delle comunità locali. Un riordino che ridiscuta le funzioni degli enti locali senza svuotarne le casse e ristrutturi la spesa, salvaguardando servizi e occupazione. Eliminando le consulenze inutili e rilanciando la contrattazione integrativa aziendale anche nel pubblico impiego gravemente minata dai tagli che in questo settore stanno determinando difficoltà di tenuta di tutto lo stato sociale. E’ questo il commento di Pietro Antonacchio dopo che la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto Salva Italia.
La CISL FP Salerno ritiene che, in seguito alla bocciatura del decreto, si debba ripensare ad “un nuovo disegno organizzativo e istituzionale che investa anche la Regione e i Comuni.
Nello specifico occorre una “riorganizzazione dei livelli amministrativi che elimini la frammentazione delle funzioni fra enti strumentali, enti intermedi, società collegate e punti su una dimensione territoriale in grado di integrare i servizi facendo scendere i costi. È però impensabile che ciò avvenga per decreto legge e senza dare certezze ai cittadini su servizi essenziali come edilizia scolastica, formazione professionale e centri per l’impiego, che devono aggiungersi ad ambiente, viabilità e trasporti”.
Rilanciare il ruolo della contrattazione, conclude Pietro Antonacchio, ridiscutendo l’assetto istituzionale, caratterizza da sempre il nostro impegno finalizzato a valorizzare le competenze, la formazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori.