“Con l’approvazione del terzo mandato per Vincenzo De Luca, assistiamo a un colpo profondo alla democrazia e all’alternanza di potere in Campania. Oggi è un giorno triste per la nostra regione: il perpetuarsi del potere nelle mani di pochi non rispecchia lo spirito democratico e danneggia il futuro dei nostri cittadini. La politica è servizio, non un trono su cui restare per decenni.”
Lo scrive il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Raffaele Pisacane.
Una legge elettorale che non rappresenta i cittadini
Non è tutto. L’abbassamento della soglia di sbarramento al 2,5% è un chiaro segno di un compromesso al ribasso, che non garantisce la stabilità di governo e frammenta inutilmente la rappresentanza in Consiglio. Sarebbe stato possibile fare di più dialogando con le forze politiche, per ottenere una soglia che assicurasse un confronto serio e un governo regionale più stabile.
Meno firme, meno partecipazione autentica
Il dimezzamento delle sottoscrizioni necessarie per le liste civiche è un altro segnale negativo. Dovremmo incentivare la partecipazione e non abbassare gli standard che assicurano un reale radicamento sul territorio. Con regole più severe, avremmo garantito una rappresentanza più autentica e vicino ai cittadini.
I sindaci esclusi: una scelta incomprensibile
Infine, l’esclusione dei sindaci dalla possibilità di candidarsi nelle elezioni regionali è un errore grave. I sindaci sono figure di esperienza e profonda conoscenza del territorio, e la loro esclusione impoverisce il dibattito e priva il Consiglio Regionale di rappresentanti che vivono ogni giorno i problemi e le esigenze dei cittadini.
Non possiamo accettare una riforma elettorale che sembra più orientata a mantenere posizioni di potere che a promuovere la rappresentanza e il bene comune. La Campania merita un futuro più giusto, inclusivo e democratico.