Il dopo Chianciano per l’UDC della Provincia di Salerno assume il sapore di una resa dei conti, nella quale, vista anche l’avvicinarsi delle scadenze elettorali, non c’è posto e spazio per una ulteriore discussione. Di ritorno dalla assemblea nazionale volti scuri e tirati in casa Unione di Centro – Italia perchè, pare, che numerosi incontri con i vertici del partito (da Casini a Cesa),
non abbiano avuto l’esito sperato, ed in alcuni casi già annunciato, dagli interlocutori salernitani, costretti a rivedere tattiche e strategie, ma anche a ripensare alleanze ed accordi sui territori. Un quadro non certo incoraggiante: tanti sono rimasti a bocca asciutta, preoccupati da un allargamento del discorso politico che, coinvolgento anche FLI ed una componente del movimento di MONTEZEMOLO, restringe e chiude gli spazi. Bisogna partire dai numeri: alle ultime elezioni politiche, in tutta Italia, l’UDC ha ottenuto 36 deputati e 6 senatori. Nel 2008 con il “Porcellum”, legge destinata ad imminenti modifiche, era tutto legato al valore aggiunto nazionale. Nel 2013 l’UDC andrà, di sicuro, in alleanza con altre forze e questo rinvia qualunque decisione su candidature e posizioni locali. E sono state queste le parole, ripetute a piu’ riprese anche al Segretario Provinciale dell’UDC di Salerno LUIGI COBELLIS che, dalla convention di Chianciano, sperava di tornare con una candidatura alla Camera dei Deputati in tasca.
Non è stato così e, pare, che lo stesso consigliere regionale dell’Unione di Centro a qualche amico intimo abbia lasciato intendere anche di essere “pronto a lasciare il partito, se le cose non dovessero cambiare”. Certo, per il Capogruppo alla Regione Campania del partito e Segretario Provinciale, sentirsi dire che ogni decisione è ancora prematura non deve essere stato un boccone facile da ingoiare. Sul territorio della Provincia di Salerno, come dicevamo, ci sono altri equilibri, a cominciare da quello con FLI, Futuro e Libertà per l’Italia: il partito di Gianfranco Fini guarda alla Provincia di Salerno con un grande interesse e vorrebbe, e non è certo un segreto, puntare su di un uomo di fiducia per la prossima campagna elettorale per le politiche: MICHELE SARNO. Il noto avvocato salernitano rivendica, a giusta ragione, una presenza in lista (con qualunque legge elettorale), in virtù di un impegno profuso da anni ed anche per le battaglie già affrontate. Con SARNO c’è un altro nome: ed è quello di GERARDO MOTTA, l’imprenditore battipagliese del settore dei Trasporti su gomma, che con MICHELE SARNO punta a staccare un ticket: il primo alla Camera dei Deputati, il secondo al Senato.
Il dopo CHIANCIANO sballa tutto: e così COBELLIS, per riaffermare la sua leader ship provinciale, dovrà puntare su di una rete, da costruire, con tutti i dirigenti e gli iscritti di un partito che, oggi, pare un pò allo sbando.