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UN INCONTRO A ROMA

Gerardo SogliaIL DEPUTATO DEL PDL SOGLIA PARLA DI UNA “CRICCA” DELLA VECCHIA POLITICA CHE SI MUOVE DIETRO LA CANDIDATURA DI ANTONIO CAMMAROTA E CHIEDE CHE SI TENGA UNA RIUNIONE A ROMA
–  Onorevole Soglia che sta accadendo nel PDL a Salerno ?

“C’è il maldestro tentativo di qualche vecchio della politica di rientrare nell’ambito della attività concreta, senza però passare, direttamente ed in prima persona, al vaglio dell’elettorato. E di questo disegno, mi dispiace, è rimasto vittima una persona nei confronti della quale ho nutrito e nutro tutt’ora stima”.

Tradotto in parole semplici ?
“Antonio Cammarota è un amico. Un professionista serio e stimato, che, nonostante la giovane età ha ottenuto importanti riconoscimenti come avvocato ma anche come politico, tanto da essere eletto, a distanza di soli tre anni, prima consigliere comunale e poi consigliere provinciale. Voti e consenso.”

Questa sarebbe la persona nei confronti della quale nutre stima. E l’altra?

“Piu’ che una sola si tratta di un gruppo, una cricca di persone che sono rimaste isolate all’interno del Partito del Popolo della Libertà ed hanno provato a dare vita ad una corrente, trincerandosi dietro la protezione del Ministro Mara Carfagna. Io, però, non credo che il nostro Ministro sia d’accordo con quanto sta accadendo a Salerno e se io fossi in lei avrei già preso le distanze da questa lacerazione che fa solo il gioco di DE LUCA”.

Ma Cammarota ha presentato la sua candidatura nella sede della segreteria politica del Ministro Carfagna.

“Si ma il Ministro non c’era e non credo che per un evento del genere non aveva il tempo per sedersi accanto ad ANTONIO CAMMAROTA. Il Coordinatore Regionale del PDL COSENTINO ha messo la sua faccia accanto a quella di ANNA FERRAZZANO, sapendo benissimo di lanciarsi in una sfida, quella delle comunali a Salerno, a dir poco difficile.”

Ed allora come si esce da questa situazione?
“Con un incontro che, a questo punto, non può e non deve avvenire a Salerno ma prima a Napoli e poi, eventualmente, a Roma. Lo statuto del PDL, d’altronde, lo prevede: per i comuni con una popolazione superiore ai 15mila abitanti la decisione si sposta nelle segreterie regionali”.

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