“Siamo a pochi mesi dalle Elezioni Regionali in Campania eppure, chi guarda al dibattito politico con un minimo di attenzione non può che provare un senso di vuoto. Si parla di nomi, di chi scende in campo e di chi resta alla finestra, di chi si colloca in una lista piuttosto che in un’altra, ma non si discute, in maniera concreta, di sanità, di trasporti, di lavoro, di scuola, di servizi per le famiglie, di ambiente. È come se la Campania reale, quella che ogni giorno fa i conti con i disservizi, con la precarietà, con le disuguaglianze, non interessasse a nessuno. E questo, lo dico da Sindaco e da Cittadino, è inaccettabile.”
Lo scrive il Sindaco di Pellezzano Francesco Morra, Capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Salerno.
Sia chiaro: gli ultimi dieci anni di Governo Regionale sono stati, nel complesso, anni positivi per la Campania. Nonostante le difficoltà, le emergenze e le rigidità del sistema istituzionale, la Campania ha retto e in alcuni ambiti ha anche saputo rialzarsi. C’è stata capacità amministrativa, tenuta dei conti pubblici, programmazione sui fondi europei, investimenti infrastrutturali importanti.
Proprio per questo oggi serve un progetto serio, chiaro, ambizioso, all’altezza delle aspettative perché il cambiamento non può essere gestione dell’esistente e la continuità, da sola, non basta a dare risposte nuove ai bisogni nuovi.
La Campania ha bisogno di un nuovo sussulto. Di parole vere, non di formule vuote. Di visione, non di calcoli. Il centrosinistra – se vuole essere rispondere a queste esigenze – deve tornare a dire con forza da che parte sta e cosa intende fare. Non basta tenere insieme un’alleanza: bisogna riempirlo di contenuti. Bisogna parlare ai Campani, non ai ceti politici.
Continuare a galleggiare nel non detto è un errore che rischiamo di pagare caro. Non solo in termini elettorali, ma soprattutto in termini politici e culturali. Perché quando la politica smette di parlare di ciò che conta, lascia spazio a chi cavalca rabbia, rassegnazione, semplificazioni.
Noi non possiamo permettercelo. Abbiamo il dovere di alzare la voce. Di rimettere al centro i contenuti. Di costruire, insieme, un progetto all’altezza delle sfide che la Campania ha davanti.
Il tempo è adesso. Non si può più aspettare.