È singolare, per non dire ridicolo, come oggi si gridi allo scandalo per il regolamento delle lampade votive, ma chi grida oggi sia la stessa persona che quel regolamento lo ha firmato e votato nel 2017, come si può facilmente evincere da foto allegate.
A tutela dei cittadini che ricevono informazioni volutamente errate e fuorvianti, occorre precisare che quel regolamento, mai modificato, è quindi vigente da ormai 8 anni.
E’ quanto scrive, in una nota, Francesco Squillante, Sindaco del Comune di Sarno.
Inoltre, le tariffe delle lampade votive quest’anno sono rimaste invariate: nessun aumento, nessun nuovo onere per i cittadini. Difficile, a questo punto, capire dove sia lo scandalo, se non nello squallore di una polemica costruita a tavolino, alimentata sulla pelle dei cittadini e persino sulla memoria dei defunti.
Forse la memoria, quella politica almeno, si è smarrita nei tanti passaggi da una parte all’altra, insieme al ricordo delle proprie firme e delle proprie responsabilità. Usare i defunti per fare propaganda è un gesto grave. Usarli per raccogliere consenso è uno squallore che offende il rispetto e la dignità di un’intera comunità.
Alcune luci nei cimiteri possono anche spegnersi per motivi tecnici, ma la luce della coerenza e del rispetto dovrebbe restare sempre accesa, nei confronti dei cittadini e del mandato elettorale”