Anna Ferrazzano

PDL, TUTTO DA RIFARE

ferrazzanoI DATI DELLA FERRAZZANO SONO I PEGGIORI DAL 1993 AD OGGI. E TRA GLI ELETTI MOLTI ERANO FUORI DAL PDL E MOLTO PIU’

E’ il punto piu’ basso raggiunto dal centro destra nella città di Salerno alle elezioni amministrative da quando esiste la legge per l’elezione diretta del sindaco. Dal 1993 ad oggi i candidati che hanno, per 5 volte, interpretato gli interessi di quello che un tempo era centro destra, poi si è chiamata casa della Libertà, infine denominata Popolo della Libertà, non avevano mai toccato la cifra totale, del voto sul candidato a sindaco, ottenuto da ANNA FERRAZZANO. I nomi sono quelli di Colucci nel 1993, Casciello nel 1997, Salzano nel 2001, Marotta nel 2006. Rispetto alle ultime 4 elezioni comunali, però, il clima è diverso: il centro destra amministra la provincia, guida la Regione, ma soprattutto ha posizionato donne ed uomini nei ruoli strategici di settori come sanità, trasporti e servizi, da sempre considerati fucina di voti e di consensi. I dati, però, bocciano il PDL a Salerno. Ed ora è già il momento di fare le prime riflessioni. E’ bene, però, anche fare una riflessione su chi andrà a sedere all’interno del consiglio comunale di Salerno: a parte ANNA FERRAZZANO (che secondo alcune voci a breve potrebbe rinunciare consentendo l’ingresso in consiglio di LUCIANO CONFORTI, NDR) ci sono CELANO, ZITAROSA, CAMMAROTA e STASI. Di questi tre, fino a poche settimane dalla chiusura delle liste, erano lontani anni luce dalle posizioni ufficiali del PDL, poi rientrati in extremis. Capitolo PRINCIPE ARECHI: i due eletti, ADINOLFI e VIVIANO, sono “parenti eccellenti” di uomini di spicco di Palazzo Sant’Agostino. Il primo è il cognato di FRANCESCO FASOLINO, capo staff del Presidente Cirielli con delega al contenzioso, il secondo è il cognato dell’assessore ai lavori pubblici MARCELLO FEOLA.
Della lista PRINCIPE ARECHI doveva fare parte anche la consigliera comunale eletta nelle lista di ALLEANZA PER SALERNO, PAKY MEMOLI, che con quasi mille voti, rappresenta una delle sorprese piu’ piacevoli della tornata elettorale. Con i suoi consensi poteva essere eletta in una qualsiasi delle liste del centro destra.

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