
“Il Parlamento – dice Di Benedetto – ha un ruolo centrale nell’assetto istituzionale democratico previsto dalla nostra Costituzione. Quando si interviene per modificare qualche aspetto democratico di essa, nel caso del taglio dei parlamentari, occorre avere sempre presente che le conseguenze possono arrivare a squilibrare il sistema di pesi e contrappesi voluto fortemente dai padri costituenti, fino a farlo entrare in crisi”.
“La cosa che più mi spaventa – aggiunge – è il fatto che si arrivi a questa importante modifica costituzionale con una motivazione che è strettamente demagogica e insensata”.
Per Roberta D’Amico “Il NO al referendum è una battaglia sacrosanta contro il populismo per restituire dignità alla Politica.
In queste poche settimane abbiamo il dovere morale di provare a fermare scelte miopi che danneggerebbero irreversibilmente la nostra democrazia.
Con il taglio dei parlamentari i territori saranno rappresentati meno e peggio”.
Deciso il commento di Luca Esposito “non è con la demagogia che si affrontano temi così delicati. Il Paese ha bisogno di riforme vere e quelle vanno fatte. Questo referendum rappresenta un grande inganno”.