FISCIANO. PRUDENTE (NOI PER FISCIANO): “NO A ROTTAMAZIONE ? ABBIAMO 600MILA EURO DI TASSE NON RISCOSSE”

Il Comune di Fisciano, come altri centri della Provincia, non ha aderito alla opportunità, offerta dal Governo, di rottamare i crediti fiscali, maturati negli ultimi anni. Ed il Consigliere Comunale Nicola Prudente, esponente del Gruppo Noi per Fisciano, ha chiarito che la scelta non è dettata da motivi politici ma da ragioni di carattere numerico.

“La nostra posizione” spiega Nicola Purdente, “i è stata quella di non applicare lo stralcio e la motivazione è legata per lo più alla necessità di far quadrare il bilancio. La nostra è stata una scelta di responsabilità, che abbiamo assunto con convinzione. Diversamente si sarebbe trattato in sostanza di ridurre servizi alle persone, anche se non si può prevedere con esattezza, avremmo rinunciato teoricamente a circa 600 mila euro di tasse non pagate antecedenti al 2015, parzialmente compensabili con la facoltà concessa dalla L. 197/2022. La manovra dà già la possibilità di cancellare le pendenze verso il fisco di carattere non locale e come comune già rinunciamo ad ulteriori 600 mila euro per la rottamazione quater prevista dalla stessa legge di bilancio relativa al periodo dal 2016 ad oggi. Per cui abbiamo votato a favore della delibera in consiglio comunale. Troviamo la polemica sollevata dal gruppo consiliare “Impegno e trasparenza” sterile in quanto non è una posizione contraria alla manovra del governo essendo prevista una facoltà di adozione della stessa e tardiva in quanto a distanza di un mese si sono accorti del nostro voto in consiglio comunale.

Stiamo vivendo un periodo di crisi, sono aumentati i costi di servizi e materie prime, il governo ha deliberato l’aumento dei sostegni a più categorie ma ai comuni no, il problema sta tutto lì. Ci credo che ci sono comuni che non accettano la rottamazione delle cartelle e sono comuni di destra e di sinistra, a prescindere dal colore politico, il peso del momento lo hanno tutto sulla schiena le amministrazioni, per prime quelle più piccole, c’è la necessità di far quadrare il bilancio ed è questa la nostra idea aldilà di quello che può dire l’assessore delegato al Bilancio, una necessità che non ci ha consentito di aderire a questa utile opportunità per chi è in difficoltà.”