“Dopo quasi 3 mesi di attesa, gli uffici comunali hanno finalmente terminato il conteggio delle firme che abbiamo raccolto per chiedere un Consiglio Comunale monotematico dedicato alla questione dell’ampliamento dell’area industriale di Fosso Imperatore. Alla fine, delle 551 firme che abbiamo presentato, ne sono state dichiarate valide 512. Su che criteri si siano basati per annullare le altre rimane ancora un mistero. “Lo scrivono, in una nota diffusa alla stampa, i rappresentanti della rete NO PIP.
Per noi della Rete NO PIP resta un semplice atto dovuto, realizzato tra l’altro con colpevolissimo ritardo. Del resto da mesi ripetiamo che la nostra richiesta rappresenta un diritto legittimo deə cittadinə sancito dallo Statuto Comunale.
Ora la palla passa all’Amministrazione, che entro 30 giorni dovrà darci una risposta. È chiaro che qualunque decisione sarà presa, sarà una decisione politica, proprio come lo è stata quella di non aspettare il Consiglio Comunale che avevamo chiesto, e approvare il Secondo Piano Operativo che include l’ampliamento dell’area industriale.
L’Amministrazione ha già dimostrato di non avere nessun interesse per una vera discussione democratica, nascondendosi dietro il mandato elettorale per giustificare quello che, di fatto, è uno scempio ambientale a danno del nostro territorio.
È di questo che l’Amministrazione Comunale guidata dal Partito Democratico, insieme a tutta la maggioranza che la sostiene, deve rendere conto oggi stesso. Noi vogliamo che la democrazia non sia il guscio vuoto in cui la classe dominante la vuole trasformare, ma uno spazio pieno dei desideri che realmente animano la moltitudine di cittadinə del nostro territorio.
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