
Lo scrive il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Nunzio Carpentieri.
Una vicenda nella quale ho voluto vederci chiaro, acquisendo le carte e scoprendo così che, in realtà, a determinare la fermezza del Governo non è una ingiustificata ostinazione, ma piuttosto l’incapacità della Regione di motivare adeguatamente le proprie richieste e, soprattutto, di programmare ed attuare gli investimenti necessari a garantire la qualità strutturale, tecnologica e di sicurezza dei Punti nascita, così come le necessarie risorse di personale. Dunque è l’inefficienza della Regione e non l’ostinazione del Ministero ad aver segnato il destino dei Punti nascita di Polla e Sapri, di fatto privando quei territori, già di per sé decentrati e poco serviti, di un servizio così importante.
Per smascherare le falsità di De Luca e per fare finalmente chiarezza, ho depositato allora un’interrogazione a risposta scritta, con la quale ho chiesto di conoscere cosa la Regione intenda fare per salvaguardare i Punti nascita, con particolare riferimento alle assunzioni di personale e agli interventi di adeguamento delle strutture e di dotazione strumentale. È fondamentale preservare queste struttura come garanzia di equità e giustizia sanitaria per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica.
Mi aspetto risposte chiare ed azioni concrete: De Luca deve difendere il territorio, adeguare i Punti nascita e chiedere la deroga per il loro mantenimento. In caso contrario, la chiusura di queste strutture sarà l’ennesimo regalo che lui e la sinistra hanno fatto ai cittadini campani.