Un saggio che non insegue l’attualità, ma la interroga. È stato presentato all’Hotel Majestic di Napoli Un’altra bussola. Il ritorno alla politica. La sfida della libertà, l’ultimo lavoro del giornalista Pietro De Leo, edito da Efesto, con la partecipazione di tre esponenti di Forza Italia: Fulvio Martusciello, Francesco Silvestro e Gianfranco Librandi. Un’occasione per riflettere non solo sul libro, ma su trent’anni di trasformazioni politiche, culturali e istituzionali. “Questo è un libro che ci permette di comprendere ciò che è avvenuto negli ultimi trent’anni – ha detto Martusciello –. Da un lato il bipolarismo dopo il ’94 ha consentito una politica più chiara e lineare; dall’altro le questioni geopolitiche hanno cambiato il mondo in peggio”. Secondo l’europarlamentare, il testo di De Leo coglie un nodo centrale: la crisi delle categorie politiche classiche, sostituite da un linguaggio tecnico e spesso disincarnato. “È un testo necessario – ha aggiunto – per evitare che le società si disgreghino, anche a causa di schemi ideologici che hanno preso forma negli anni ’90, quando abbiamo smesso di parlare di patria, uguaglianza e coesione”. Dal piano culturale a quello economico, il vicecoordinatore nazionale di Forza Italia Gianfranco Librandi ha incrociato la lettura del saggio con le sfide dell’impresa: “L’Europa dovrebbe difendere i propri settori, fermare la deriva del green deal che ha prodotto solo danni, e che rischia di offrire a Trump un’occasione geopolitica. In Campania Forza Italia è l’unico punto di riferimento per moderati e liberali. I consiglieri regionali di Azione e Italia Viva vengono con noi”. Per Librandi, oggi non basta amministrare: serve un pensiero che sappia orientare. “Ci sono sempre politici come me – ha detto – che credono che non stiamo lavorando per noi stessi, ma per contribuire davvero al futuro dei territori”. Il senatore Francesco Silvestro, presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali, ha infine richiamato il ruolo della memoria come strumento di coesione: “Non rimpiango nulla del passato, ma la teniamo nella nostra memoria, per mantenere nella storia la nostra storia”. Attraverso lo sguardo di De Leo, il libro prova a restituire alla politica un linguaggio e un senso. Con uno stile sobrio, privo di concessioni all’effetto, Un’altra bussola si presenta come uno strumento per tornare a pensare il futuro non solo in termini di governo, ma di visione.
