CAVA DE’ TIRRENI. AZIONE CONTRO LA DECISIONE DI DE LUCA SU OSPEDALE

Azione, il partito di Carlo Calenda, si schiera contro la decisione del Presidente De Luca di riduzione dei servizi forniti dall’Ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni.

Ancora una volta i disservizi del sistema sanitario regionale ricadono sulla sanità cavese.
A seguito dell’aumento del tasso di positività al Covid 19, è stato predisposto il trasferimento temporaneo (?) dei sanitari del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale civile di Cava de’Tirreni al Plesso ” Giovanni da Procida”. Tale misura lascia, di fatto, il Presidio Ospedaliero cavese privo dell’organico specializzato capace di garantire adeguata assistenza sanitaria.
Dove sono tutti i sanitari che, come si è vantato il Governatore, sono stati assunti in questi ultimi due anni?
Ricordiamo bene le interviste ed i proclami settimanali del venerdì pomeriggio di questi ultimi tempi, in cui ci si vantava di tutti i concorsi e delle assunzioni effettuate: ben 7.000 (“Il Fatto Vesuviano” 15.11.2021 durante il giuramento di Ippocrate dei neo dottori in Napoli).
Ed ancora, le promesse di 3000 assunzioni per la copertura dei posti nelle 140 case di comunità e strutture ambulatoriali ospedaliere da aprire sul territorio (15.12.2021 intervista del direttore di nurse24.it, ai margini dell’evento organizzato dall’Ordine delle Professioni di Napoli per il giuramento professionale di 500 neo infermieri).
Dobbiamo prendere atto che, a fronte di tante vanterie, nulla di incisivo per la sanità campana e nello
specifico per il Presidio Ospedaliero Santa Maria Incoronata Dell’Olmo di Cava de’Tirreni, è stato
finora realizzato. Il faraonico progetto finanziato del nuovo ospedale di Salerno, con 1200 posti,
sostituirà il plesso del Ruggi d’Aragona facendo venir meno la necessità dei posti letto dell’ospedale
di Cava de’ Tirreni che quindi verrà definitivamente chiuso.