CON LO STOP AL SUPERBONUS EDILIZIO CRESCE IL RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE NEL SETTORE

Lo stop improvviso al Superbonus ha determinato pesanti conseguenze sull’occupazione nel settore edile: è quanto emerge dal Report mensile giugno 2024 dell’Inps.

Le ore di CIG Ordinaria sono passate da 18.330.495 di maggio 2023 a 26.330.340 del maggio scorso, con un incremento del 43,64%.

Il focus sull’edilizia mette in luce come il trend di incremento sia particolarmente rilevante in edilizia: se nell’industria la CIG ordinaria è cresciuta (sempre nel rapporto maggio 2023/maggio 2024) del 43,42%, nel comparto edile l’incremento è stato del 46,01%.

L’area del Paese che ha registro l’incremento più sensibile nel ricorso alla CIG ordinaria, è il Nord-Est (+53,16%), seguito dal Mezzogiorno (+51,02%) e dal Nord-Ovest (+45,21%). Nel Centro Italia, invece, l’aumento delle ore di CIG ordinaria (sempre nel periodo maggio 2024/maggio 2023) è stato del 15,72%.

Le regioni in cui si registrano le situazioni più allarmanti sono la Sardegna (+356,05%), il Trentino-Alto Adige (+253,35%), la Puglia (+243,38%), la Liguria (+102,97%), la Calabria (+80,45%) e l’Emilia-Romagna (+76,17%).

Significativi gli incrementi anche in Lombardia (+47,17%), Toscana (+44,4%) Veneto (+44,16%), Piemonte (+39,83%), Marche (+33,5%), Friuli-Venezia Giulia (+26,84%), Campania (+18,52%), Sicilia (+12,2%).

«Com’era purtroppo ampiamente nelle previsioni – commenta il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – lo stop improvviso ed inatteso del Superbonus, inizia a far sentire le sue pesanti ripercussioni anche sull’occupazione. Non è difficile prevedere un ulteriore peggioramento nei prossimi mesi».