DALLE ACLI DI SALERNO UN INVITO ALLA PARTECIPAZIONE PER I REFERENDUM

Le ACLI provinciali di Salerno, in coerenza con i suoi valori costitutivi, fedeli alla democrazia ed in linea con le indicazioni espresse a livello nazionale, invitano tutti i cittadini a partecipare con responsabilità e consapevolezza al voto referendario previsto nei giorni 08 e 09 giugno.

 

Appello che vuol provocare una reazione morale e civica in tanti cittadini, che disillusi dalle politiche del lavoro, sanità pubblica, previdenza, giustizia e tutele contro le povertà, hanno scelto di astenersi sino a disinteressarsi della cosa pubblica, creando una rottura di fiducia nelle istituzioni democratiche. Questi referendum ed altri appuntamenti elettorali, diventano così, in un’epoca di forte disintermediazione e semplificazione della realtà, l’occasione straordinaria per riattivare il protagonismo dal basso.

Divenuta la partecipazione civica sempre più un’eccezione alla regola, l’appuntamento referendario rappresenta un’occasione fondamentale per riaffermare il valore della democrazia diretta che chiede una partecipazione attiva, interessata, consapevole e soprattutto liberamente determinata.

Scegliere di votare diventa così il primo antidoto per riconnetterci alla vita pubblica evitando di smantellare mettere in pericolo la democrazia; che non è solo mero esercizio elettorale ma un impegno da vivere ogni giorno, aiutandoci a dare il meglio di noi, senza lasciare indietro chi non ce la fa.

In questi mesi, dichiara il Presidente provinciale Manzolillo, non abbiamo rinunciato a fare pedagogia culturale, sociale e politica, scegliendo di partecipare o proporre iniziative sul territorio di lettura e approfondimento dei quesiti. Abbiamo sentito la responsabilità di favorire le condizioni necessarie per far crescere consapevolezze così da aiutare le persone a discernere ad assumersi le proprie responsabilità e poter prendere in mano il proprio destino.

La nostra posizione è articolata. Abbiamo consegnato a due dossier la spiegazione dei cinque quesiti, illustrando con motivazioni, argomenti e norme le ragioni del Sì e del No. Siamo consapevoli che i cinque quesiti, che non scaldano i cuori, non sono risolutivi di questioni centrali per la vita delle persone, meritando il Lavoro e la Cittadinanza attenzioni e interventi strutturali a cui dedicare una legislazione organica e funzionale ai cambiamenti sociali, culturali ed economici. Ciò detto le proposte referendarie provano a ridurre diseguaglianze nelle tutele per cui non possiamo perdere l’occasione di ricucire strappi e migliorare l’esistente con scelte di buon senso.

In particolare, sosteniamo con convinzione il referendum sulla cittadinanza, che riteniamo coerente con il nostro impegno storico per l’inclusione, la giustizia sociale e il riconoscimento dei diritti fondamentali. Un impegno che riguarda in modo speciale i tanti giovani nati e cresciuti in Italia da famiglie straniere, ma ancora esclusi dal pieno esercizio della cittadinanza e godimento dei diritti civili e politici. Un tema, quello della cittadinanza, protagonista del dibattito politico ed agitato da anni con approcci securitari, pregiudizi e luoghi comuni, alimentando così divisioni e paure anziché promuovere inclusione e coesione sociale.

La cittadinanza non deve essere uno strumento di esclusione, dichiara il salernitano Gianluca Mastrovito – Responsabile nazionale delle politiche per l’Immigrazione ed Accoglienza delle ACLI – ma un riconoscimento di appartenenza e dignità per chi, pur essendo nato e cresciuto nel nostro Paese, vive ancora ai margini di una piena partecipazione sociale. Per questo, ribadiamo con forza che di SI al referendum sulla cittadinanza, rappresenta una concreta occasione per affermare i principi di giustizia ed uguaglianza, fondamentali per costruire una società realmente inclusiva e solidale.

Per quanto riguarda gli altri quesiti referendari – relativi a tutele crescenti, reintegro, precarietà e appalti – le ACLI lasciano piena libertà di coscienza, riconoscendo la complessità e la legittimità di posizioni diverse.

 

Il voto, afferma Daniele Manzolillo – Presidente provinciale delle Acli di Salerno – è uno strumento fondamentale di partecipazione democratica, un diritto che permette a ciascuno di noi di contribuire attivamente alle scelte che influenzano la vita della comunità. Non partecipare significa lasciare che siano altri a decidere al nostro posto, rinunciando a far valere la propria voce e i propri diritti. L’astensione non è una scelta neutrale: la nostra partecipazione rende viva la democrazia e ci richiama ad un dovere civico, che riguarda proprio tutti, soprattutto chi dal voto trae la propria legittimazione nello svolgimento di funzioni pubbliche in ragione della carica istituzionale.