Si è tenuto, a Fisciano, nei giorni scorsi, un incontro dedicato all’impatto sociale e sanitario dei disturbi alimentari. Tra gli altri, ad intervenire, anche la Consigliera Comunale di Baronissi Elisa Galdi.
L’avv. Elisa Galdi ha affrontato il tema da un punto di vista della sua esperienza professionale allorquando da avvocato che ha curato separazioni e divorzi ha avuto modo di apprendere i risvolti che sui minori hanno determinato tali scelte; la sua esperienza professionale ha poi, talvolta, sfiorato il delicato tema delle fragilita’ allorquando ha affrontato l’esperienza di tirocinante vice procuratore onorario e si e’ interessata di casi di maltrattamenti familiari in dinamiche familiari in cui erano presenti giovani. Ancora da amministratore che si approccia ed “ascolta” numerosissime persone e storie familiari che coinvolgono talvolta giovani. Ecco, i giovani, in un mondo fatto di ritmi veloci spesso dietro disagi alimentari celano fragilita’, incomprensioni ed insicurezze che gridano aiuto. Da un punto di vista normativo, sono anni che si cerca di introdurre il reato di istigazione al ricorso a pratiche alimentari idonee a provocare l’anoressia o la bulimia ex art. 580 bis nel codice penale ma il disegno di legge non ha completato ad oggi il suo iter. Nel 2024 la Commissione permanente Giustizia ha posto una condizione al proprio parere favorevole, palesato la necessita’ di specificare ulteriormente la nuova fattispecie incriminatrice onde renderla tassativa e determinabile. Successivamente sono stati presentati ben 40 emendameni al D.L. Nell’attesa che la tanto attesa legge veda la luce, il mio auspicio e’ che tali comportamenti deleteri di istigazione a pratiche alimentari scorrette, a sfide estreme (le cd challenge) tanto diffuse tra i giovani, non siano piu’ perpetrati, perche’ se pure anche solo un ragazzo o una ragazza potra’ trarne “protezione” non sara’ stato vano attendere