FRANCO MARI (AVS): “MORTI SUL LAVORO A NAPOLI, CORDOGLIO NON BASTA”

A Napoli oggi sono morti tre lavoratori, di età compresa tra 54 e 67 anni. Il pensiero va innanzitutto alle loro famiglie, alle quali rivolgo le mie più sentite condoglianze. Ma il cordoglio non basta: questi lavoratori devono avere giustizia.
Lo scrive il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Franco Mari. 

Il segretario della Fillea-Cgil di Napoli, Giuseppe Mele, che è stato tra i primi ad accorrere sul posto, ha dichiarato che forse l’impalcatura su cui stavano lavorando era ‘montata male’. Ma non solo: gli operai non avevano nessuna imbracatura di sicurezza.
E si dovrà accertare, ha aggiunto Mele, se i nomi delle vittime coincidano con quelli dichiarati dall’azienda alla Cassa Edile.
La statistica è spietata: ogni giorno, in Italia, tre o quattro lavoratori non tornano a casa.
È la normalità inaccettabile di un sistema che continua a risparmiare sulla vita.
Appalti al ribasso, controlli inesistenti, dispositivi assenti, formazione carente: è così che il lavoro continua a uccidere.
Il Parlamento e la politica non possono più limitarsi a commentare queste tragedie.
Serve un piano straordinario per la sicurezza nei luoghi di lavoro, con risorse, norme più stringenti, controlli veri e sanzioni certe.
Noi ci abbiamo provato col referendum – uno dei quesiti era proprio sulla sicurezza sul lavoro – ma la destra lo ha boicottato invitando ad andare al mare.
Questi lavoratori, purtroppo, non andranno mai più al mare.