Il bando per le assunzioni all’interno di SALERNO PULITA deve essere immediatamente revocato perchè “immorale, illusorio ed anche illegale”. A dichiararlo è il consigliere comunale del PDL di Salerno GIUSEPPE ZITAROSA che, in una lettera inviata al sindaco DE LUCA, chiede di bloccare il bando e di procedere, immediatamente, alla stabilizzazione dei 181 lavoratori interinali che, ancora attendono, una risposta dall’amministrazione comunale di Salerno.
Egr. Sig. Sindaco,
il concorso che la “Salerno Pulita” S.p.A. ha bandito, in spregio ai più elementari principi di democrazia, di trasparenza e di corretta amministrazione, è da ritenersi, a mio giudizio, immorale, illusorio ed illegale.
Immorale:
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perché si preclude la partecipazione ad esso di quei gruppi di ex detenuti ed ex tossicodipendenti per i quali si era provveduto a creare idonee misure occupazionali per il loro inserimento sociale e che ora si lasciano al proprio destino;
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perché si licenziano 181 interinali della municipalizzata che hanno lavorato, con merito, da tre anni; che rappresentano quasi la metà dell’organico societario e che hanno da tempo in essere una procedura legale contro la Salerno Pulita per vedersi riconoscere il proprio diritto ad essere assunti a tempo indeterminato;
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perché non si assumono quei dipendenti delle cooperative sociali che, con altrettanto merito e dedizione, svolgono diligentemente il loro incarico da oltre 10 anni.
Illusorio:
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perché crea false aspettative in migliaia di persone in cerca di occupazione. La procedura non prevede infatti l’assunzione automatica dei vincitori, ma solo la formazione di tre graduatorie dalle quali la “Salerno Pulita” S.p.A. potrà attingere con qualsiasi forma e modalità contrattuale.
Illegale :
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perché non si è data la necessaria pubblicità al concorso pubblicandolo su un sito (PRAXI S.p.A.) sconosciuto ai più;
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perché il bando è stato pubblicato sul sito del Comune di Salerno solo il giorno 26.11.2012 e quindi a meno di 10 gg. dalla scadenza inizialmente fissata per il 3.12,2012 e successivamente posticipata, per evitare contestazioni, al 6.12.2012; ( I relativi costi su chi ricadranno?)
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perché la partecipazione alla selezione richiede la residenza nel solo comune di Salerno.
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Tale ultimo requisito solleva una molteplicità di dubbi, anzitutto sul piano costituzionale, per violazione:
a) del principio di uguaglianza (art. 3 Cost.)
b) del principio di parità di accesso ai pubblici uffici (art. 51 Cost.)
c) dello stesso principio del concorso (art. 97 Cost.), che impone di svolgere la selezione comparativa allargando il più possibile la platea dei candidati.
I tentativi di alcune amministrazioni locali di introdurre uno sbarramento collegato alla provenienza territoriale del candidato sono stati censurati e respinti dallo stesso Stato, in sede di procedura di annullamento, straordinario, ai sensi dell’art. 2, co.3, lett.p), della l. 400/88, che ha dichiarato illegittime alcune delibere di enti con le quali si prevedeva l’assegnazione di un punteggio di partenza maggiore ai candidati residenti nel territorio ove si trovava l’ente che bandiva il concorso.
Anche la stessa giurisprudenza ha ritenuto illegittimi i bandi contenenti clausole di attribuzione di un maggiore punteggio per candidati residenti in determinati territori, evidenziando che si tratta di un requisito “che non assurge a mezzo rappresentativo di particolari doti di capacità ed attitudini acquisite, e pertanto viola il principio del concorso che è preordinato alla selezione dei migliori tra i candidati che vi partecipano”. Tra valori costituzionali in gioco e vincoli comunitari emerge un quadro giuridico che lascia ben pochi spazi a disposizioni di bandi che possano condizionare la partecipazione ad una procedura concorsuale sulla base del luogo di residenza del candidato.
In considerazione di tutto quanto sopra esposto, chiedo la sospensione delle procedure di selezione indette, la stabilizzazione dei 181 interinali nonché di tutti quei lavoratori che operano, da oltre 10 anni, nelle cooperative sociali.