Angelino Alfano

L’ALFANIANO GIUSEPPE ESPOSITO A IL MATTINO: “HO SOFFERTO, MA NON SONO UN FALCO”

“E’ stata una scelta sofferta ma non potevamo rimanere nel partito dei falchi”. E’ con un pizzico di amarezza che il senatore salernitano Giuseppe Esposito spiega le ragioni che lo hanno spinto a non aderire alla nuova Forza Italia e a dimettersi da vice presidente del gruppo Pdl a Palazzo Madama insieme a Renato Schifani. Ex segretario dei lavoratori alimentaristi alla Cisl di Battipaglia e manager in diverse aziende del settore agro alimentare della provincia, Esposito prende la tessera di Forza Italia nel 1993, condivide la scelta di Berlusconi di dar vita al Pdl ed ora decide di seguire Angelino Alfano nel “Nuovo centrodestra”.

Senatore Esposito come mai questa scelta?

 

 

“Sono stato costretto insieme a tanti amici parlamentari a prendere questa decisione perché non ci piacciono le basi attraverso le quali si accinge a nascere la nuova Forza Italia, che è stata negli anni passati per me una grande esperienza ricca di passioni, idee e principi”

Cosa non le piace?

“La deriva estremista che da diverso tempo sta prendendo il principale partito del centrodestra. Noi un accordo con Berlusconi lo avevamo raggiunto e lui aveva firmato il nostro documento che imponeva regole certe all’interno del partito e il sostegno al Governo Letta. Poi sono arrivati i falchi e i lealisti ed hanno vinto sul Cavaliere e quindi l’intesa per evitare la scissione è saltata. Ora nascerà una Fi guidata da Daniela Santanchè e Denis Verdini a cui certamente noi non possiamo aderire”

Come risponde a chi vi definisce traditori?

“Io, al contrario di altri, sto con Berlusconi dal 1993 e continuerò a stare dalla sua parte. Mi riconosco nel suo messaggio ai parlamentari ma non nella sua soluzione. Nel patto per la nascita del Governo Letta c’erano l’abolizione dell’Imu, la riduzione della pressione fiscale, la nuova elettorale e tante altre cose alle quali stiamo lavorando. Non c’era la decadenza che grazie a noi è slittata di molto e contro la quale continueremo a fare una dura battaglia politica. Ma il Pdl, quello che era nato per essere il partito dell’amore, si è trasformato senza che ce ne accorgessimo in un nido di maldicenze, inganni, violenze verbali. Non esistono traditori, falchi, colombe. Esiste un Paese, l’Italia, che ha bisogno di un governo stabile e serio in cui si può discutere, ma sempre attraverso una dialettica costruttiva, mai distruttiva e con regole certe”

Quali ripercussioni ci saranno in provincia di Salerno?

“Tanti dirigenti e amministratori locali già mi hanno confermato l’ adesione al nuovo partito e alcuni sindaci, né di Fi né del Pdl, mi hanno già chiesto un incontro. L’obiettivo è creare anche nel Salernitanoo un partito aperto, che includa e non escluda chi ha voglia di fare politica senza neanche la pretesa del doppio incarico. Inoltre sto già lavorando per programmare una grande manifestazione con Alfano in città”

Quali saranno i rapporti con la nuova Fi?

“Non ho nulla di personale contro la Carfagna e Nitto Palma e quindi penso che potremmo lavorare insieme per far vincere il centrodestra. Naturalmente verificheremo cosa succederà nei prossimi giorni”.

 

Di Roberto J.Ler 

 

 

 

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