Dopo un ventennio personalità politiche di spessore ben diverso da VINCENZO DE LUCA hanno vissuto la crisi di popolarità e consenso. E’ nelle cose di questo mondo: niente (e nessuno) vive in eterno. Quindi, il dato emerso ieri dal sondaggio sul gradimento dei sindaci, realizzato da datamonitor, non ci stupisce piu’ di tanto. Il fattore temporale, è chiaro, gioca un ruolo fondamentale ma ci sono altri motivi che sono alla base di un cambiamento dell’opionione dei salernitani…
Sono finiti i soldi: De Luca, nell’arco degli anni, ha dimostrato, rispetto ai suoi colleghi, la grande capacità di mettere in campo risorse finanziarie per la trasformazione della città. Non c’è stato un solo centesimo non sfruttato. Diciamo, pure, che ha abituato bene il palato dei salernitani che, da qualche mese a questa parte, hanno dovuto fare i conti con un Sindaco che, per oggettive difficoltà, non è riuscito a realizzare nulla di nuovo. Anzi, anche le opere in attesa di completamento si sono paralizzate.
Roma ed il Governo: il balletto sulle deleghe-non deleghe non è piaciuto a tutti. Molti se ne sono disinteressati, altri, invece, hanno avuto la percezione di un sindaco preoccupato piu’ dal futuro da Vice Ministro che dalle problematiche della città di Salerno. A questo si sono aggiunti i servizi, poco graditi, di trasmissioni nazionali che hanno fatto il resto.
Il dissenso: lasciamo da parte i comitati ed i comitatucci ma oggi, rispetto agli ultimi anni, sono sempre piu’ numerosi gli ambienti della società salernitana in disaccordo con le scelte politiche ed amministrative del sindaco De Luca. Questo non vuol dire che ci sia una valida alternativa elettorale ma semplicemente che sono tanti che non si riconoscono piu’ nel Vice Ministro.
di Mario Cirillo
