“Le farneticanti dichiarazioni del Direttore Generale dell’Asl di Salerno Antonio Squillante in merito all’Ospedale di Agropoli e alla relativa decisione del Consiglio di Stato impongono che intervenga immediatamente il Presidente della Regione, nonché Commissario ad Acta, Stefano Caldoro, per ristabilire le funzioni e i ruoli distinti assegnati alla politica e alla amministrazione”.
Così dichiarano il segretario regionale Pd Enzo Amendola, il capogruppo dei democratici Raffaele Topo e i consiglieri salernitani Anna Petrone, Donato Pica, Antonio Valiante e Gianfranco Valiante.
“C’è un evidente ingerenza nella funzione di rappresentanza politica – spiegano gli esponenti del Pd regionale nella nota – da parte di Squillante che, negli ultimi giorni ,da un lato ha attaccato, senza alcun senso istituzionale, la politica e dall’altro ha adottato il piano aziendale senza ascoltare Sindaci, amministratori, operatori sanitari e rappresentanze sindacali”. “La gestione della riconversione dell’Ospedale di Agropoli – continuano Topo, Amendola e i consiglieri salernitani del Pd – predisposta peraltro senza un piano di emergenza, è solo l’ultimo esempio di un Piano aziendale che il gruppo regionale del Pd, pubblicamente, e in commissione, in sede di audizione, ha fortemente criticato. Ciò denota un’incapacità amministrativa di Squillante che si aggiunge al problema di incompatibilità da noi già sollevato”.
“Per questo – conclude la mota del Pd – avendo avuto in risposta solo offese gratuite da parte del Manager di Salerno, chiediamo l’intervento del Presidente Caldoro e annunciamo un apposito question time sull’applicazione del decreto 39, in particolare sull’incompatibilità del manager Squillante, per monitorare quanto è stato fatto e per sapere, in mancanza di atti adeguati, quali iniziative intende adottare la Giunta per ottemperare al decreto”.
