ROBERTO VANNACCI (LEGA): “CAMPI ROM, SACCHE DI ILLEGALITA’. TOLLERANZA ZERO”

“I campi rom, nella quasi totalità dei casi, sono sacche di illegalità, impunità, arroganza e criminalità dove i minori crescono nel degrado, nella mancanza di regole e nell’assenza di istruzione”. Lo afferma ad Affaritaliani il vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, dopo il caso della 71enne uccisa a Milano.
“Una certa fazione politica progressista li ha sempre tollerati e difesi nel nome dell’integrazione” seguendo “quella corrente del giustificazionismo che l’ha sempre caratterizzata e che la porta a schierarsi dalla parte dei criminali e dei delinquenti piuttosto che dei cittadini onesti”. La sinistra, aggiunge l’eurodeputato “ha proibito il termine “zingaro” – che nella realtà è sempre stato collegato ai concetti di accattonaggio, furto, rapine e superstizione maligna – è ha imposto il termine “rom” cercando di associarlo, nella percezione, all’idea di una certa pregevole cultura e, addirittura, ad un idilliaco e romantico stile di vita nomade”.
Ma “in una società libera e democratica la legge si applica universalmente a tutti” e “il rispetto delle norme deve essere preteso anche all’interno dei campi rom e la responsabilità genitoriale nei confronti dei minori si estende anche alle famiglie dei rom o dei sinti. Gli insediamenti abusivi non devono esistere e devono essere smantellati immediatamente.
Queste persone devono lavorare, se vogliono vivere decorosamente, e non pensare di poter campare sulle spalle della società e dei comuni obbligati a dare loro i servizi e, per giunta, a pagare loro le bollette. E, soprattutto, i rom devono dimostrare di che cosa vivono e quale attività lecita svolgono per permettersi oro, macchinoni e gioielli o, anche semplicemente per campare. Le case diamole ai terremotati, agli italiani indigenti che si sono messi a disposizione per lo svolgimento di qualsiasi tipo di attività lavorativa ma che non ce la fanno a sbarcare il lunario, e i rom si adeguino alle nostre leggi oppure continuino nel loro idilliaco stile di vita nomade, ma al di fuori dei confini nazionali. Anche qui:
tolleranza zero”, conclude Vannacci.